Ascoli Piceno. Sarebbero tre gli uomini che, tra i venti sospettati, avrebbero destato particolare attenzione da parte delle procure ascolana e teramana, a lavoro da giorni per risolvere il mistero attorno all’omicidio di Melania Rea, la 29enne di origini napoletane ritrovata morta lo scorso mercoledì a Ripe di Civitella.
Tre persone di tre ambienti diversi, ma uniti dalla comune frequentazione della donna. Il primo è ovviamente il marito di Melania, Salvatore Parolisi. Nel corso delle ultime ore, sembra che l’uomo sia stato nuovamente ascoltato. Non solo. Nella giornata di oggi gli investigatori sarebbero giunti nel paese di origine della vittima alla ricerca di alcuni riscontri con quanto dichiarato nel corso dei colloqui dal caporalmaggiore.
Massima attenzione, inoltre, nei confronti di un amico di Parolisi, che avrebbe aiutato proprio il marito della Rea nelle ricerche immediatamente successive alla scomparsa della donna. Durante i primi sopralluoghi, infatti, gli inquirenti avrebbero notato strani atteggiamenti da parte dell’uomo. Pare, inoltre, che l’amico di Parolisi viva proprio nella frazione di Colle, nella stessa zona dove, nella giornata di ieri, i cani avrebbero rintracciato qualche traccia di Melania. Saranno ora i Ris a verificare la coincidenza.
Il terzo sospettato è, infine, un amico di famiglia residente a Folignano, che avrebbe manifestato molte attenzioni nei confronti della vittima negli ultimi tempi.
Intanto, il marito di Melania fa sapere della sua contrarietà a quanto in questi giorni è stato detto sul suo conto. “Ho letto tante cose brutte sulla mia famiglia” ha commentato, “insinuazioni, ipotesi che mi fanno soffrire, ma io non devo difendermi da voi nè da nessun altro. Quello che dovevo dire l’ho detto, a chi di dovere. Vi renderete conto – attacca – che le vostre insinuazioni o presunte certezze fanno male, che sono state scritte cose false?. Io cerco aiuto, cerco chi ha visto qualcosa, chi può aiutarci a capire”.