Roseto, in aumento il numero delle famiglie povere

poveri2Cresce il numero delle famiglie in difficoltà nel territorio comunale di Roseto. Una crescita esponenziale negli ultimi 5 anni. Si è passati da poco meno di 100 famiglie che ricorrevano ai sussidi e agli aiuti del Comune a più di 300 nuclei che oggi fanno fatica ad arrivare a fine mese.

E cresce anche la disoccupazione giovanile (oltre il 12 per cento) per l’assenza di investimenti sul territorio rosetano da parte di grosse aziende.

Ad aiutare le famiglie ad andare avanti, in alcuni casi a sopravvivere, sono alcune associazioni che scendono in campo per la raccolta di generi alimentari di prima necessità che organizzano periodicamente iniziative di solidarietà creando poi i pacchi che vengono consegnati a chi ne ha davvero bisogno.

In difficoltà ci sono famiglie monoreddito e chi purtroppo ha perso un lavoro e ha figli da mandare a scuola. Una situazione di disagio che l’amministrazione comunale di Roseto tocca con mano perché ogni giorno a Palazzo di Città non sono poche le persone che bussano alla porta del sindaco e degli assessori chiedendo un aiuto concreto.

La richiesta maggiore è soprattutto quella di avere un lavoro per poter andare avanti con dignità. Sono poche le persone che elemosinano un contributo, mentre quasi tutti, uomini e donne di età compresa tra i 35 e i 50 anni, vorrebbero solo un’occupazione e quindi uno stipendio da portare a casa.

La crisi purtroppo ha impedito anche a diverse famiglie (il 13 per cento di chi oggi chiede un aiuto) a continuare a pagare il mutuo. Nel 2015 ben 33 appartamenti, tra Roseto capoluogo e frazioni, sono stati pignorati da vari istituti di credito e mandati all’asta. Nel 2014 erano stati 29. Anche questo è il segno di una crisi che non ha guardato in faccia a nessuno.

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