Campli. Sarebbero due cinesi gli imprenditori agricoli indagati nell’ambito dell’inchiesta che da questa mattina ha portato i carabinieri di Campli ad effettuare numerosi controlli su terreni della zona. Il sospetto è che siano stati utilizzati fitofarmaci vietati, in quantità eccessive e senza l’autorizzazione.
I controlli sono partiti questa mattina ed hanno visto impegnati, oltre ai carabinieri della stazione di Campli, i colleghi del Nas di Pescara, la Asl di Teramo ed il nucleo carabinieri ispettorato del lavoro di Teramo, che sono intervenuti su una vasta area adibita a coltivazione di prodotti agricoli gestita da cinesi a Floriano di Campli. I militari hanno sequestrato e distrutto, prima che fossero messi in commercio, circa 40 quintali di ortaggi e verdure coltivati e raccolti su un’area di circa 7 ettari. Si tratta in gran parte di cavoli cinesi. I militari del Nas hanno prelevato campioni di verdura da analizzare ed hanno sequestrato i fitofarmaci presenti nelle aziende, cercando di ricostruire l’intera filiera commerciale. Bisognerà ora stabilire se i prodotti chimici utilizzati abbiano potuto inquinare anche il corso d’acqua che si trova nelle vicinanze. I carabinieri dell’ispettorato del lavoro, nel frattempo, hanno elevato contravvenzioni per alcune migliaia di euro per l’impiego di tre operai cinesi in nero.