Pineto, convenzione con La Sapienza per studio di fattibilità realizzazione porticciolo

pinetoPineto. Il Consiglio comunale di Pineto ha approvato ieri sera la convenzione da stipulare con l’Università La Sapienza di Roma per lo studio di fattibilità di un approdo nel territorio pinetese.

Si tratta del primo e importante passo verso la realizzazione di un porticciolo, di una vera e propria darsena all’altezza del quartiere dei Poeti, in prossimità del nuovo sottovia inaugurato pochi mesi fa e che sarà fondamentale per la viabilità nel momento in cui la grande opera verrà costruita.

Il punto relativo alla convenzione con l’Università capitolina è passato con i voti della maggioranza. Ha votato contro l’ex assessore Ida Nardi, mentre le forze di minoranza al momento della votazione non erano presenti in aula.

“Si tratta di un’importante iniziativa per il nostro territorio”, ha commentato il vice sindaco Cleto Pallini che ha proposto all’assise civica l’argomento in questione, “peraltro in perfetta sintonia con il programma elettorale che “Pineto Democratica” aveva presentato ai cittadini. Crediamo a questo punto che l’amministrazione Monticelli possa mettere un altro punto sulle cose fatte. A breve si andrà alla stipula della convenzione perché vogliamo a questo punto procedere alacremente per avere quanto prima lo studio di fattibilità sulla realizzazione dell’approdo”.

L’ipotesi di progetto al momento prevede la realizzazione di una darsena sfruttando un’area nella zona compresa tra Villa Fumosa e il quartiere dei Poeti, all’ingresso in pratica di Pineto nord. In pratica non sarebbe un porto classico, come ad esempio quello di Giulianova, realizzato in mare aperto. Ma la proposta è quella di uno sbancamento di un terreno consentendo al mare di “conquistare” spazio. Sarebbe un porto turistico con possibilità di “ricovero” per le imbarcazioni della piccola pesca. Sul numero dei punti d’ormeggio non è stato al momento fatto alcun calcolo, ma gli attracchi potrebbero essere almeno 500. Si tratta di un’opera che richiederà un grosso sforzo economico e che dovrebbe prevedere la partecipazione dei privati.

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