A due mesi dall’alluvione che ha provocato innumerevoli danni alla provincia teramana, sarà aperto venerdì mattina, alle ore 11, l’attraversamento provvisorio sul fiume Salinellom che tornerà a collegare Teramo alla Val Vibrata, fra i territori di Sant’Egidio e Campli.
Si tratta di un guado provvisorio, una struttura al cui sviluppo progettuale ha fornito il suo apporto in qualità di ingegnere lo stesso assessore alla viabilità Elicio Romandini: un monolite in cemento alto un metro e lungo 9, posizionato sul letto del fiume, che consentirà il regolare deflusso delle acque. Si trova a 100 metri dal ponte inagibile, in località Floriano-Villa Ricci e si potrà attraversare a senso unico alternato, mentre le vie d’accesso saranno percorribili nei due sensi di marcia.
Altra caratteristica è che sarà illuminato utilizzando energia pulita: i fari, infatti, funzioneranno grazie a dei pannelli fotovoltaici installati sul monolite. Il guado, inoltre, sarà continuamente monitorato e in caso di allarme meteo sarà chiuso.
La struttura è costata circa 80 mila euro ed è stata realizzata in meno di un mese dalla data di autorizzazione da parte della Regione.
Sempre venerdì mattina, alle 11.30, sarà riaperta la provinciale 10 a Villa Maggi di Mosciano. La strada, particolarmente importante perché collega l’area industriale con i centri confinanti, era franata in più punti. I lavori di sistemazione e ripristino sono costati 100 mila euro.
L’ente provinciale sta facendo fronte ai lavori post-alluvione con i fondi propri di bilancio.