Teramo. E’ stato aggiudicato al Gruppo Gabrielli il secondo lotto della zona Villeroy messo a bando dal Consorzio Industriale di Teramo, al centro, secondo l’associazione piccole e medie imprese di Teramo, di un giallo a causa di un vincolo non riconosciuto.
Questa mattina, infatti, con la formalità di rito, vista l’unica proposta arrivata, la busta è stata aperta e c’è stata l’aggiudicazione del gruppo marchigiano.
Una decisione che non è piaciuta al presidente dell’Api Teramo, Alfonso Marcozzi, che da tempo si era battuto, con appelli inascoltati, per ribadire la presenza in quei due lotti di un vincolo perenne risalente al 1954, con tanto di documentazione alla mano, precedente al passaggio di proprietà che nel 1992 venne fatto dalla Spea al Consorzio per lo sviluppo industriale.
“E’ vergognoso quanto accaduto, a testimonianza di come siamo dormienti i nostri politici locali”, ha detto Marcozzi, ricordando come quell’area di circa 4mila metri quadrati fu donata alla collettività dall’allora sindaco di Teramo, Gaetano Biocca, con un vincolo a vita.
“C’è stata grande superficialità in tutto questo passaggio”, continua Marcozzi, “e nonostante le nostre sollecitazioni, nessuno si è preso la briga di leggere tutta la documentazione che più volte abbiamo messo a disposizione degli interessati. Avevamo posto forti dubbi sulla legittimità del bando e, in ogni caso, ci auguravamo che le risorse di un’eventuale vendita rimanessero sul territorio. Per questo auspichiamo che l’Arap non utilizzi questi soldi per ripianare qualche suo buco ma li riversi sul territorio”.
E ribadendo come in origine questi beni furono donati alla città e, dunque, appartengono di fatto ai teramani, Marcozzi invita il sindaco e il presidente della Provincia di Teramo ad approfondire il discorso, valutando anche la possibilità di impugnare l’atto e comunque di ragionare con l’azienda regionale in modo da garantire alla collettività teramana il beneficio della vendita di questi terreni.