Una lettera inviata al sindaco di Teramo, al presidente dell’Arap e al Governatore d’Abruzzo per verificare la correttezza del bando riguardante l’acquisto di due lotti immobiliari dell’area della ex Villeroy.
A scriverla è l’associazione Api di Teramo che sottolinea come nella documentazione dell’avviso di vendita non siano riportati i documenti relativi agli atti di donazione del 1954 e 1955 che imponevano dei vincoli a queste proprietà ma solo quelli del 1992 che si riferiscono al passaggio dei beni dalla Spea al Consorzio per lo sviluppo industriale.
“Non rileviamo”, scrive in una nota l’Api, “la ricognizione puntuale di un percorso, a ritroso, attività ricognitiva, riteniamo, dovuta in considerazione che siamo in presenza di una donazione con vincolo modale su tutti i terreni e vincolo perenne su alcuni terreni. Le volontà dell’allora sindaco di Teramo Gaetano Biocca e degli amministratori comunali espresse nelle riunioni dei consigli comunali, fu quella precisa della donazione quale vantaggio per il nostro territorio comunale”. Per questo motivo l’associazione chiede al Comune all’Arap e alla Regione di impegnare le “migliori professionalità legali per convalidare la reale fattibilità delle vendite dei beni in questione, ripartendo, però, dall’atto di donazione datato 1954 e dal vincolo modale a monte”.
Inoltre, se pure i terreni potranno essere venduti, l’Api chiede che “le risorse che ne deriveranno rimangano sul territorio teramano, che non servano a tamponare buchi prodotti da altri e in altri territori, più esplicitamente: la somma ricavata dalla vendita, atteso che questa comunità si è privata di beni, venga reinvestita in opere pubbliche per questo Comune”.