Giulianova%2C+sfratti+al+condominio+Orsini+63%2C+ecco+cosa+accade+nello+stabile%3A+il+racconto
abruzzocityrumorsit
/cronaca/cronaca-teramo/313287-giulianova-sfratti-al-condominio-orsini-63-cosa-accade-nello-stabile-racconto.html/amp/

Giulianova, sfratti al condominio Orsini 63, ecco cosa accade nello stabile: il racconto

Si arricchisce di nuovi particolari la vicenda degli sfratti palazzo Orsini 63 a Giulianova Lido.

Sedici famiglie hanno inviato una lettera alla nostra redazione, raccontando la propria versione sulla vicenda.

 

Situazione complessa che appare destinata in ogni caso ad aver degli sviluppi nelle prossime settimane, oltre alla questione degli sfratti.

 

 

La lettera

 

Le famiglie in questione sono tutte proprietarie, non affittuarie, di appartamenti acquistati nello stabile Orsini 63 di Giulianova, riconosciuto a buon diritto come uno degli stabili più belli della costa (se non il più bello), di elevato pregio architettonico e qualità di costruzione. L’articolo parla di vicenda kafkiana, ma dal nostro punto di vista, quanto vissuto negli ultimi anni sembra essere più la sceneggiatura di un film dell’orrore.

 

Nonostante le difficoltà della ditta costruttrice al completamento dei lavori siamo stati sempre in grado di portare avanti la normale vita dello stabile, partecipando tutti insieme alle spese per la manutenzione ordinaria e sperando che la situazione finanziaria della ditta costruttrice potesse migliorare. Conosciamo bene tutti la violenta crisi che ha subito il settore dell’edilizia negli ultimi anni. Un “bel” giorno è arrivata la notizia che un imprenditore di Chieti aveva acquistato ben 30 appartamenti. Sembrava esser arrivata la svolta ma da quel momento in poi sono iniziati per noi i guai veri. La persona che avrebbe dovuto contribuire in primis ai lavori ed alle spese condominiali ha cominciato da subito ad affittare, a prezzi ridicoli e con formula che prevede il “paghi subito qualche anno di affitto con utenze incluse e poi acquisti”, una serie di appartamenti, innescando un gioco di affitti, sub-affitti, appartamenti dati in contemporanea a più persone ed il tutto senza contribuire al completamento dei lavori (attività a suo carico) e tanto meno alle spese condominiali, nonostante innumerevoli solleciti da parte dell’Amministratore. E’ cominciata quindi la corsa “all’affitto pazzo e scellerato” con l’unico obiettivo di far cassa (è pensabile affittare appartamenti di questa tipologia a 150 euro al mese o poco più oppure in comodato?!).

 

In questi anni, dentro lo stabile, abbiamo assistito a scene disarmanti: contatori della luce secondari installati senza nessuna autorizzazione, porte divelte, serrature cambiate in continuazione, caldaie rubate, furti vari, sanitari spostati da un appartamento all’altro, entrata ed uscita di persone di discutibile moralità, messa in posa di recinzioni abusive denunciate alle autorità. Tutto questo si è tradotto, da parte nostra, in un esposto alla Procura della Repubblica perchè la situazione stava diventando davvero preoccupante ed insostenibile. Recentemente abbiamo anche scoperto che vengono rubati:

– gas, direttamente dal distributore Julia Rete (prontamente avvisata)

– acqua, dal contatore di condominio (denunciato sabato scorso dal nostro Amministratore).

 

Persone accorte, con figli e famiglia, di fronte a situazioni del genere, prenderebbero e si sposterebbero da questo contesto, preoccupante, a maggior ragione perchè in affitto.

 

Perchè puntare proprio ad Orsini 63? Cosa attira così tanto le persone? Chi comprerebbe mai un appartamento sapendo che i lavori non sono terminati e con una proposta di concordato in essere? Lo sfratto ricordiamo che è iniziato già nel dicembre 2015, quasi un anno fa, poi sospeso, ma nell’aria era già evidente che il legittimo proprietario avrebbe ripreso il possesso dei suoi appartamenti e che gli inquilini avrebbero dovuto trovare un’altra sistemazione. Evidentemente ci sono state riflessioni sbagliate e si è pensato di proseguire verso questa onda di illegalità, complicando ulteriormente la situazione. Qualcuno ha addirittura deciso di prendere più di un appartamento ed affittarlo a sua volta nonostante sia già in possesso di case di proprietà! E’ evidente ed intuibile che le stesse persone che oggi si presentano come vittime, fanno parte (consapevolmente o inconsapevolmente ??!!) di un sistema con mire ben diverse da quelle che vogliono mostrare. Un sistema meschino, truffaldino e disonesto. Dietro ci sono interessi e sciacalli che non aspettano altro che il fallimento della ditta costruttrice per acquistare gli immobili a buon prezzo per poi trarne un profitto. E’ pertanto totalmente scorretto parlare di “Tribunale sordo”. Parleremo piuttosto di Tribunale lucido, attento, che ha intuito il disegno criminale che si cela dietro questo apparente e finto vittimismo. L’Italia è accusata di essere il Paese dove tutto accade, dove truffatori e delinquenti possono fare ciò che vogliono, dove mancano le regole e le leggi, ma noi non abbiamo mai smesso di credere il contrario e la prima dimostrazione è arrivata proprio con la sentenza di sfratto, che per noi proprietari suona come trionfo della legalità e della giustizia.

 

Spiace per le famiglie oneste che si sono fidate della persona sbagliata, che si presenta molto bene (addirittura come proprietario dello stabile!) e che forse racconta ad alta voce, la sera prima di andare a dormire, la recita del giorno dopo per far leva sulle menti altrui. Alcune famiglie affittuarie sono senza dubbio vittime, ma non di una sentenza ingiusta, piuttosto di una truffa e suggeriamo loro di sporgere denuncia verso coloro che li hanno raggirati, così come fanno i proprietari. Auguriamo pertanto alle famiglie per bene di trovare una sistemazione adatta alle loro esigenze (e non sarà assolutamente un problema), alla ditta costruttrice di risolvere quanto prima i problemi finanziari e diciamo a tutti i furbi e truffatori di questa vicenda che la Fontana di Trevi l’ha potuta vendere solo Totò…ma era in un film. La realtà è ben diversa!!

Continueremo a difendere con forza e tenacia Orsini 63 perchè noi le case le abbiamo acquistate, con enormi sacrifici, le abbiamo sudate e pretendiamo un livello di civiltà simile a quello svizzero. Attualmente non è così ma la sentenza del Tribunale ci ha ridato la speranza e la consapevolezza che l’Italia funziona e che la giustizia, seppur con i suoi tempi, arriva e fa male al momento giusto!

 

 

I PROPRIETARI (VERI ED ONESTI) DI ORSINI 63