Un nuovo lavoro in un bar per lei, la decisione di investire i loro risparmi in una piccola impresa agricola. Poi il sisma, che ha spazzato via tutto. Ora la speranza che le istituzioni intervengano rapide e consentano loro di ripartire garantendo anche uno stallo per ricoverare le 80 pecore che si sono salvate perché, visto il caldo, erano fuori dalla stalla e ora devono essere protette dal freddo.
“Erano quattro mesi che avevamo aperto l’azienda agricola a S.Tomasso (frazione di Amatrice) – dice Fabrizia – eravamo felicissimi, avevamo trovato il posto adatto per portare avanti il nostro allevamento di ovini. E piano piano avremmo incrementato con un trattore, con dei mezzi.
Fino a poco tempo prima abitavamo ad Amatrice con la nonna del mio ragazzo, che purtroppo non ce l’ha fatta”.