Mosciano. Lo scorso 7 aprile, accompagnato dal parroco di Montone Don Mario Merletti e dall’assessore ai lavori pubblici del comune di Mosciano Sant’Angelo Giuliano Andrenacci, Mons. Michele Seccia, nel corso della Visita Pastorale, si è recato in alcune aziende del territorio della frazione di Montone. Non sono mancati momenti di cordialità e di confronto soprattutto con gli operai delle varie industrie oltre che con le proprietà delle stesse.
Prima tappa del tour pomeridiano in contrada Marina è stata presso il colorificio “F.D.P” di Di Pasquale Ottavio. Successivamente si è recato presso la Metallurgica Abruzzese del Gruppo Cavatorta dove, accompagnato dalla famiglia Cavatorta, ha effettuato la visita dell’intero stabilimento intrattenendosi con gli operai al lavoro. Mons. Seccia ha voluto sottolineare in ogni azienda “la fortuna delle realtà industriali locali dove ancora si respira un’aria famigliare con una concezione antropocentrica del lavoro”. 
Citando l’enciclica “Lavorem Exercens” di Giovanni Paolo II ha esortato le manovalanze e i proprietari stessi a “considerare il frutto del lavoro non come puro valore economico ma soprattutto come frutto dell’intelligenza umana, donando quindi un significato più profondo e gratificante all’operato del lavoratore stesso”. Il dott. Cavatorta ha voluto poi ringraziare di tutto cuore il Vescovo per la sua visita poiché la sua famiglia ha ormai “…radici ben profonde nella realtà abruzzese e in particolar modo nel comune di Mosciano Sant’Angelo dove è presente ormai dal 1971”, ricordando nell’occasione l’ultima visita pastorale nel loro stabilimento svolta dal vescovo Mons. Abele Conigli per l’inaugurazione della struttura.
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l giro pomeridiano si è concluso poi con la visita al cantiere navale “OLMA” dove, da uomo di mare qual è essendo originario di Barletta, si è a lungo intrattenuto chiedendo spiegazioni esatta sugli scafi in costruzione all’interno del cantiere stesso e sulle tecniche utilizzate. Nel weekend Mons. Seccia torna al Convento di Mosciano, dopo le polemiche del mese di settembre, quando si insediò Don Marco Trivisonne nella chiesa, che da tempo era affidata ai francescani.
