Tortoreto. Dal divieto “di acceso cani” al più corretto, “è vietato l’accesso ai cani”. Prima la scoperta dell’errore, poi la rimozione dei cartelli sbagliati e poi la sostituzione.
La vicenda ha riguardato, come è noto, la rinnovata piazza Galvaligi con annessi giardini, dove da alcuni giorni è sono stati posizionati dei cartelli di divieto di ingresso per i cani. Divieti figli di un’ordinanza sindacale in vigore dal 2015. La storia dei cartelli sbagliati (cosa che ci può stare) ha suscitato ironia sul web e la cosa nell’era dei social e delle interazioni “in tempo reale” rappresenta poi un modo immediato per esprimere la critica.
I cartelli di divieto di introdurre cani nello spazio pubblico, però, hanno riacceso una polemica a livello cittadino sugli spazi da dedicare agli animali a 4 zampe.
L’ordinanza, riduttiva, del maggio 2015 infatti pone divieti stringenti per tutti i possessori di animali che non possono accedere in parchi e giardini pubblici.
E qui si innesta una ulteriore riflessione. Tortoreto per quanto riguarda l’accoglienza degli animali ha fatto passi in avanti. Diversi stabilimenti balneari accolgono animali in spiaggia, esiste un tratto di arenile dedicato nella zona sud e nel mese di agosto sono state anche posizionate delle ciotole per cani in coincidenza delle fontane pubbliche per consentire ai cani di poter bere. Tutte iniziative meritorie, figlie della civiltà e del rispetto degli animali. A fronte di questo percorso, però, mancano spazi verdi fruibili per gli animali, senza correre il rischio di dover contravvenire alle norme. In ottica futura andrebbe pensato ad un vero e proprio sgambatoio per cani laddove turisti e residenti possono portare i propri animali.