Teramo. Senza alcun preavviso centinaia di pendolari questa mattina non hanno trovato le solite corse degli autobus Arpa che collegano la costa a Teramo. Ad essere stati soppressi, con decorrenza 1 aprile, sono stati tutti i collegamenti Chieti-Pescara-Teramo e ritorno e molte delle corse che collegano Giulianova a Teramo. Pendolari e studenti sono, quindi, rimasti a piedi pensando ad un pesce d’aprile che, con il trascorrere dei minuti e il perdurare dell’assenza dei pullman, si è trasformato in una tragica realtà.
Contattati gli uffici dell’Arpa hanno risposto che le soppressioni erano state ampiamente pubblicizzate tramite volantini sui pulman, volantini che, però, nessuno sembra aver mai letto.
Prontamente è intervenuto il Presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra che ha rassicurato i viaggiatori sull’intervento della Provincia. “Faremo in modo – ha annunciato Catarra – che i finanziamenti per il collegamento via idrovolante tra Giulianova e le coste con i paesi che affacciano sull’Adriatico siano dirottati su un analogo collegamento Giulianova – Teramo, considerando che il Comune ha in progetto di realizzare un idroscalo nella zona di Piano d’Accio, che ben si presterebbe ad un nuovo sistema di mobilità“.
Un annuncio che, se non fosse per l’autorevolezza della fonte, potrebbe fare sembrare ad uno scherzo, ma Comune di Teramo e Provincia ci hanno abituato a progetti che, seppur all’inizio potessero sembrare azzardati o irrealizzabili, una volta messi in atto (seppure con anni di ritardo, come insegna il lotto zero) si sono poi dimostrati risolutivi di annosi problemi.
Di certo, comunque, è che il trasporto su gomma ha subito un radicale taglio da un giorno all’altro, e altre corse verranno soppresse, in virtù di un piano integrato di trasporti, regionale e provinciale, che è stato ignorato dai più e solo ora che mostra i suoi effetti viene “scoperto” da utenti e amministratori.
Il piano integrato prevede: diminuzione progressiva dei trasporti su gomma, potenziamento delle tratte ferroviare dove esistenti, affidamento a privati a costo zero per la Regione. In particolare, per Teramo, si porta avanti il progetto di metropolitana di superficie con nuove stazioni a Colleranesco e Piano d’Accio (in prossimità di stadio e centro commerciale), interramento del tracciato da Piano d’Accio al centro e prolungamento fino a Piazza San Francesco. I vecchi locomotori saranno sostituiti con vetture ibride che potranno viaggiare sia su rotaia che su strada, in modo da essere, da subito, utilizzate nei tratti privi di strada ferrata.
Teramo centro, poi, verrà totalmente pedonalizzata e servita da una serie di bus navetta a metano che collegheranno i punti strategici della città.
Previste, inoltre, oltre all’idroscalo annunciato dal presidente della Provincia, piste di atterraggio per “mini” elicotteri e ultraleggeri (vedi foto del progetto in alto a sinistra) in prossimità degli uffici della motorizzazione civile a Villa Tordinia.
“Quest’ultimo progetto – ha sottolineato il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi – permetterà di avere un punto di atterraggio per i numerosi voli “leggeri” privati, a media e corta percorrenza, per i quali c’è sempre maggiore richiesta” “Il mini aeroporto, poi, sarà collegato al lotto zero, il cui prolungamento è previsto per i prossimi mesi”.
Tanti progetti innovati in campo, quindi, ma, allo stato attuale, rimangono solo le centinaia di persone che si chiedono come raggiungere il posto di lavoro e di studio, visto che di pullman, da oggi, se ne vedranno sempre meno, e considerato che l’attuale ferrovia Teramo – Giulianova, non è certo un esempio di comodità.