A dire il vero, il rapinatore solitario (che nello spazio di una settimana, nel mese di febbraio, aveva messo a segno due rapine in altrettante edicole di Tortoreto), era stato già identificato da tempo. I carabinieri, guidati dal luogotenente Vincenzo De Riggi, e diretti dal capitano Pompeo Quagliozzi, avevano già raccolto elementi probanti sul conto del 29enne, come gli abiti usati per compiere le rapine (un cappellino e il giubotto), il ritrovamento della bicicletta, e di un coltello da cucina, abbandonato a poca distanza dal luogo della seconda rapina (Angela Chic), e della stessa marca e tipologia di un set di coltelli che l’uomo aveva in casa, dal quale ne mancava uno. Insomma, un lavoro certosino, utile per raccogliere elementi utili per incastrare il rapinatore di edicole. I militari hanno dunque rimesso un dettagliato rapporto in procura e i magistrati hanno ritenuto necessario emettere una misura cautelare a carico dell’uomo, accusato di rapina aggravata e continuata ed evasione. Va detto che il libico, che vive assieme ad una donna italiana, da qualche mese era confinato agli arresti domiciliari per una vicenda legata allo spaccio di droga, indagine che si era sviluppata nelle Marche.