Teramo. La montagna fuori dal consiglio di amministrazione della Gran Sasso Teramano, la società nata nel 2001 per gestire gli impianti di risalita della stazione sciistica di Prati di Tivo e Prato Selva promuovendo nel contempo lo sviluppo dell’economia del comprensorio del Gran Sasso teramano. La decisione è arrivata questa mattina per protesta nel corso dell’assemblea ordinaria dei soci, che era stata fissata a lunedì 7 marzo e poi sospesa per il rinnovo degli organi sociali e la determinazione dei componenti del consiglio di amministrazione, a seguito della mancata nomina nel cda di rappresentanti del territorio montano. Il nuovo consiglio d’amministrazione, presieduto da Marco Bacchion (nominato dalla Provincia), è infatti composto da Antonio Burrini, Fernando Marsilii (entrambi nominati dalla Provincia), Luigi Montauti (nominato dalla Camera di Commercio) e Corrado Bellisari (nominato dal comune di Pietracamela). Fuori dunque i comuni di Crognaleto, Fano Adriano, Montorio al Vomano, il Consorzio BIM Vomano-Tordino e la Comunità Montana del Gran Sasso di Tossicia.
Ad abbandonare l’aula nel corso dell’assemblea, il sindaco del comune di Crognaleto Giuseppe D’Alonzo e il presidente del Consorzio BIM Franco Iachetti. Il primo cittadino di Crognaleto ha parlato a nome suo e dell’intero territorio montano “Fino ad oggi – ha chiarito il primo cittadino di Crognaleto – abbiamo svolto un ruolo, da questo momento in poi non ha più senso restare, visto che non abbiamo più punti di riferimento nel cda. Già da tempo avevamo chiesto di essere rappresentati, al di là di quella che è la presenza di Pietracamela prevista dallo statuto. Ma oggi questo ci viene negato. La società è completamente nella mani della Provincia, che se la suona e se la canta, nominando un presidente che neppure conosciamo. Non si può gestire un territorio senza la presenza dei sindaci che lo rappresentano”.
Dello stesso avviso il presidente del Consorzio BIM Franco Iachetti, che comunque ringrazia con D’Alonzo il presidente uscente della società, il senatore Doriano Di Benedetto, per il lavoro svolto in questi anni. Ha mostrato la sua perplessità anche uno dei soci privati della Gran Sasso, l’ex sindaco di Pietracamela Giorgio Forti che ha rimarcato la sua preoccupazione di fronte alla non compattezza della montagna, astenendosi dal votare.