Nello specifico, si tratta di una serie di servizi già erogati, ossia la pulizia delle scuole, nel periodo compreso tra settembre e dicembre del 2010. Oltre ai ritardi nell’erogazione dei salari, a creare preoccupazione nei lavoratori è anche l’incertezza su cosa accadrà dal primo luglio, visto che è imminente la scadenza della proroga contrattuale dei contratti in essere con le cooperative (30 giugno). La situazione è decisamente complicata sia sul profilo occupazionale, che sul quello del reddito (modesto, visto che mediamente i lavoratori percepiscono 700euro mensili), che sulla qualità dei servizi e della salubrità e sicurezza degli ambienti scolastici.” Abbiamo chiesto alle istituzioni locali, ai dirigenti scolastici e alle famiglie coinvolte”, spiega Luca Di Polidoro della Fisascat-Cisl, “ di sostenere l’azione nei confronti del Ministero, affinché faccia fronte agli impegni economici assunti e permetta il pagamento dei salari alle maestranze, che senza stipendio stanno garantendo comunque con il loro lavoro la tutela della salute degli alunni e dei docenti. Sono necessari chiarimenti da parte dello stesso Ministero dell’Istruzione per quanto concerne i problemi legati ai rinnovi contrattuali. Se le risposte, legittime, tarderanno ad arrivare, non potremo far altro che proclamare lo stato di agitazione, con inevitabile mobilitazione dei lavoratori”.