Pineto. L’alluvione che ha colpito Pineto nei giorni scorsi non ha risparmiato l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano: la sede di Villa Filiani di Pineto si è allagata ed il personale ha lavorato un’intera giornata per liberare gli uffici dall’acqua e mettere in salvo le attrezzature e la documentazione amministrativa dell’Ente.
Le forti piogge che hanno interessato il medio Adriatico hanno creato enormi problemi alle cittadine costiere con conseguenze gravi anche per l’Area Marina Protetta colpita dagli effetti delle mareggiate e dal riversarsi in mare di un enorme quantità di rifiuti trasportati dai fiumi in piena. Un doppio effetto che ha messo a dura prova la naturalità dei luoghi protetti, se si pensa che i materiali galleggianti come le plastiche vengono riportati lungo la costa dalle onde mentre tutti gli altri elementi pesanti come vetro, metalli e gomme rimangono sui fondali nel tempo.
La preoccupazione del Consorzio di Gestione è ora rivolta agli enormi costi da affrontare per ripristinare le strutture danneggiate dalla mareggiata: primo fra tutte lo “Chalet del Parco”, punto informativo e di sorveglianza gestito con la Guardia Costiera, così come tutta la cartellonistica esplicativa posizionata lungo la fascia dunale.
Seri danni sono stati registrati anche in prossimità della strada di accesso a Torre Cerrano, dove, oltre al danneggiamento della sede stradale, è caduta anche la delimitazione che consentiva di controllare l’accesso dei veicoli sull’arenile
“Siamo preoccupati” dichiara il presidente Benigno D’Orazio “ma anche fiduciosi nell’aiuto di risorse straordinarie che ci saranno presto assegnate da organismi statali e regionali per supportarci nel lavoro di ripristino dello stato dei luoghi”.