Nonostante le denunce presentate dai cittadini di Colleranesco, la situazione nell’ex Saig di Giulianova non è per nulla migliorata. Anzi, a distanza di poco più di un mese è persino peggiorata sotto il profilo igienico-ambientale.
Perché nell’arco di appena sei settimane la discarica a cielo aperto è aumentata con cumuli di rifiuti che costeggiano ormai il lungofiume Tordino. L’argine è distante 200 metri appena e quel pattume, in caso di maltempo, potrebbe finire nel fosso che sfocia poi nel corso d’acqua principale, trasportando l’immondizia verso la foce.
Eppure l’amministrazione comunale, i vigili urbani, i carabinieri e anche le associazioni ambientaliste sono a conoscenza della situazione di degrado dell’intera area ex Saig. Del fatto che la sbarra che avrebbe dovuto impedire l’accesso ai mezzi è stata divelta anni fa e non è stata mai ripristinata.
E così di notte è un continuo via vai di chi scarica abusivamente ogni sorta di rifiuti, compresi scarti di cantiere. Dovevano essere sistemate delle telecamere di videosorveglianza, tenuto conto che si tratta di uno dei luoghi sensibili del territorio comunale di Giulianova, proprio perché viene utilizzato come discarica abusiva. E non è tutto.
Nonostante il sopralluogo qualche giorno fa di carabinieri, polizia municipale e Asl, il vecchio stabile che un tempo ospitava gli uffici amministrativi della Saig, è stato trasformato in rifugio per cavalli. Fuori i risciò utilizzati per corse clandestine.
Per non parlare poi dei ripetuti schiamazzi notturni. Sono di proprietà di una famiglia rom. All’esterno si notano briglie, una roulotte che ospiterebbe il proprietario degli animali. Doveva essere tutto sgomberato. Ma la situazione non è cambiata di una sola virgola.