E’ tempo della conta dei danni dopo il maltempo e le alluvioni dei giorni scorsi. A Roseto e Giulianova ammontano complessivamente a 10 milioni di euro, mentre a Pineto la prima stima parla di 2 milioni di euro. Tre città, le più importanti della provincia di Teramo e che vivono prevalentemente di turismo, ora in ginocchio. E si fa fatica a tornare nella normalità. Protezione civile, semplici cittadini, volontari si stanno dando da fare per pulire le strade dal fango e liberare scantinati e garage dall’acqua.
A Pineto ieri sera e questa mattina il Sindaco Luciano Monticelli ha eseguito un sorvolo con l’elicottero del Corpo Forestale per avere un quadro della situazione. “Siamo in ginocchio”, ha detto il primo cittadino, “ho personalmente chiesto al presidente della Regione Gianni Chiodi di aiutarci stanziando immediatamente i fondi. Noi abbiamo dichiarato lo stato di calamità. Spero che non accado ciò che è successo col terremoto. Come Comune di Pineto dobbiamo ancora recuperare 400mila euro. E non è vero che non abbiamo presentato il rendiconto. Esistono i documenti. Ma non è tempo delle polemiche adesso. Dobbiamo corciarci tutti le maniche e far ripartire l’Abruzzo, in modo particolare la nostra provincia”.
A proposito del legname spiaggiato dalle recenti mareggiate e trasportato dai fiumi in piena c’è chi la polemica la vuole sollevare eccome. Si tratta di Nicola Corradetti, titolare del camping Nino di Cologna Spiaggia, il quale tre anni fa aveva chiesto agli organi competenti di avere delle autorizzazioni, con la collaborazione del Corpo Forestale, per il taglio degli alberi che invadevano l’alveo del fiume Tordino. Grossi tronchi che rappresentavano un ostacolo in caso di piena. Una sorta di tappo che avrebbe poi costretto il fiume ad esondare. “Avevo già a suo tempo ipotizzato questo rischio”, ricorda Corradetti, “stessa richiesta era stata avanzata dagli agricoltori dell’area di Colleranesco. Ma non abbiamo mai ricevuto risposta. Ed ecco qua cosa è successo. Tutto il legname che era depositato lungo il fiume è stato trasportato e scaricato sulla spiaggia. Ci vorranno intere settimane prima che si possa ripulire l’arenile, quel poco che resta per la verità della spiaggia”.
Se fosse stato raccolto l’appello di Corradetti probabilmente parte degli alberi che invadevano il letto del fiume sarebbe stata rimossa. Intanto c’è chi ne sta approfittando per fare legna per questo lungo inverno che non accenna a mollare la morsa e magari anche per la prossima stagione fredda.
Le forti piogge hanno danneggiato diverse strade. La via che collega Piane Tordino all’innesto verso Grasciano presenta una grossa voragine, scarsamente segnalata di notte (foto a sinistra). Quindi chi transita in questa zona deve prestare massima attenzione.
Lino Nazionale
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