Sciopero Sogesa, la situazione è drammatica. Cassonetti stracolmi

rifiuti_sogesaGiulianova. Inizia a diventare drammatica la situazione rifiuti nel comprensorio del Cirsu che abbraccia i Comuni di Giulianova, Roseto, Bellante, Notaresco, Mosciano e Morro D’Oro. I cassonetti per la raccolta dell’immondizia sono ormai stracolmi, mentre a Giulianova, unico Comune del consorzio in cui è attivo il servizio della raccolta porta a porta, bidoncini e buste per plastica e carta sono lasciati fuori dalle case. Gli operai Sogesa, 130 in tutto, continuano ad incrociare le braccia.

Devono percepire due mensilità, gennaio e febbraio, oltre alle spettanze legate ai buoni pasto, per un ammontare di altri 700 euro circa. “Ci sentiamo presi in giro dai vertici Sogesa”, ha sottolineato Mimmo Daniele, esponente della Rsu, “perché puntualmente vengono disattesi gli impegni presi. D’accordo, il problema è legato al mancato pagamento dalle spettanze. Ma siamo preoccupati perché si firmano degli impegni che poi non vengono rispettati. Abbiamo chiesto più volte un incontro con i dirigenti Sogesa. Ma non abbiamo risposta”. Lo sciopero quindi andrà avanti. Le ultime voci dicono che le spettanze verranno liquidate entro lunedì prossimo, anche perché alcuni Comuni dell’area Cirsu, come quello di Giulianova, hanno provveduto alla cessione dei crediti, operazione tuttavia vincolata all’approvazione del bilancio di previsione 2011, che dovrà avvenire entro il prossimo 31 marzo. roseto_rifiutiaIn pratica tale operazione dovrebbe garantire liquidità al Cirsu e di conseguenza soldi freschi per la Sogesa che potrà procedere con il pagamento delle due mensilità arretrate. “E’ chiaro che a questo punto non ci accontenteremmo di una sola mensilità”, conclude Mimmo Daniele, “vogliamo il dovuto e vogliamo l’incontro con i dirigenti del Cirsu e di Sogesa per capire dov’è che si sbaglia. Noi operai siamo disposti ad andare via se le responsabilità di tutto questo sono le nostre. Ma ce lo devono dire in faccia. Ci dispiace perché a pagarne ora le conseguenze sono i cittadini che pagano una Tarsu anche elevata ma hanno in cambio un servizio non all’altezza”. L’emergenza rifiuti è destinata a protrarsi almeno per le prossime 48 ore se non ci sarà una svolta immediata.

Lino Nazionale

 

roseto_rifiutia1Continuo lo sciopero: dopo gli allagamenti è emergenza rifiuti. E’ muro contro muro tra Sogesa e i 130 operai. Lo sciopero della raccolta rifiuti continuerà almeno sino a domani, con il rischio che si possa protrarre sino a lunedì. La decisione è arrivata dopo una mattinata di proteste dai parte dei dipendenti della società. Intanto nei comuni del Cirsu, tra i più colpiti dall’alluvione dei giorni scorsi, la situazione rischia di diventare insostenibile. Molti stanno iniziando infatti a svuotare cantine e garage.
Stamane Sogesa ha pagato agli operai lo stipendio di gennaio, ma la protesta non si è placata. Tra meno di due settimane la società dovrebbe accreditare il mese di febbraio, ma dopo il pagamento di oggi le casse del Cirsu, imprescindibile collo di bottiglia per i versamenti dei comuni nei confronti di Sogesa e dunque agli operai, sarebbero vuote. “Noi chiediamo sicurezza per il nostro futuro”, ha dichiarato Domenico Daniele, rappresentante della Rsu. Oltre a questo gli operai chiedono anche buoni pasto arretrati per un valore di circa 800 euro. Da mesi Sogesa paga a singhiozzo i circa 130 operai. Questa mattina una folta rappresentanza si è presentata presso gli uffici della società, dove ci sono stati anche momenti di tensione da parte di lavoratori esasperati. Sul posto sono arrivate anche tre pattuglie dei carabinieri e la Digos, chiamati per tenere sotto controllo la situazione. Parlando con gli operai, l’amministratore delegato Giovanni Marchetti ha anche parlato di una possibile chiusura totale degli impianti di Grasciano per motivi di sicurezza, a seguito di un verbale dei Vigili del Fuoco che ha dichiarato inagibile la strada di accesso al Cirsu per i danni causati dall’alluvione. roseto_rifiutia2
Nel primo pomeriggio Cirsu e Sogesa hanno incontrato i sindaci del consorzio per un ragguaglio della situazione. Nel corso della riunione il presidente di Sogesa Gabriele Di Pietro ha assicurato i primi cittadini che il servizio di raccolta riprenderà al più presto.
La situazione dei rifiuti nei vari comuni, nel frattempo, rischia di arrivare al collasso. Dopo l’alluvione i cittadini stanno cominciando a svuotare cantine e garage, e in varie zone già oggi pomeriggio si vedevano vere e proprie montagne di rifiuti di ogni tipo.
Mentre il Cirsu rischia di arrivare alle sue battute finali, e con l’invaso di Grasciano 2 sempre più lontano all’orizzonte, sembra che in questi giorni la proprietà della discarica di Irgine e la Deco stiano portando avanti una trattativa. Da quanto trapela Irgine, oggi al termine ultimo del suo iter di permessi regionali, potrebbe essere gestita dalla ditta pescarese che vi andrebbe a scaricare gli scarti del Tmb di Casoni, rendendo di fatto inutile l’intero sito di Grasciano.

 

Alessandro Consalvi

 

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