Maltempo Tortoreto, chiesto stato di emergenza. Monti: qualcuno non ha rispettato impegni

sottopasso_tortoretoTortoreto. L’emergenza allagamenti sembra alle spalle e a Tortoreto si comincia a fare la stima dei danni, contenuti rispetto a situazioni molto vicine nella memoria (alluvione 2007), ma comunque ingenti, che hanno interessato varie zone del territorio. Questa mattina la giunta municipale ha deliberato, in via d’urgenza, la richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza: adempimento necessario per quantificare i danni (sia pubblici che privati) ed avviare le procedure per il ristoro.

Le situazioni critiche. I problemi erano emersi già ieri sera, nonostante la macchina dei soccorsi e degli interventi (come si legge in una nota dell’ente), fosse stata organizzata in anticipo. La scorsa notte si sono allagati due sottopassi: in via D’Annunzio (nella foto), per un blackout elettrico oltre all’ostruzione di un canale di deflusso delle acque per la presenza di radici di palme; e in via Spataro, dove è andato in tilt il gruppo elettrogena per un guasto alla scheda elettronica. Nel primo caso, si sta lavorando per risolvere il problema in tempi rapidi, nel secondo il problema è stato già risolto. Nel resto della cittadina, si sono allagati scantinati, laboratori produttivi, magazzini, aree condominiali e singole abitazioni. Interventi sono stati compiuti anche sul fosso Vascello, che ha riversato acqua a fango sulla statale e sul fosso Sant’Egidio, dove sono stati rimossi materiali pare depositati da sconosciuti. Si sono registrati problemi anche al sistema fognario, visto che il depuratore consortile sul Salinello è fuori uso.

Viabilità. I mezzi comunali hanno lavorato a lungo per liberare, dal fango, alcune arterie cittadine, in primis contrada Salino ed alcune strade periferiche, dove alcune famiglie sono rimaste isolate. Diversi alberi sono caduti sulle strade e sono stati rimossi, mentre la polizia urbana, che ha collaborato ad una serie di interventi, effettuerà controlli nei confronti degli agricoltori che, eventualmente, non abbiano arato i rispettivi fondi in modo conforme, così come prevede l’ordinanza. In caso di violazioni, scatteranno delle multe.

Sindaco: danni contenuti, ma c’è chi non ha rispettato gli impegni. “Siamo riusciti a contenere i danni che comunque ci sono stati e questo grazie all’attivazione dell’unità di crisi attivata in piazza Matteotti”, spiega Gino Monti. “ I nostri operai ed i dipendenti degli uffici a cui va il nostro ringraziamento e quello di tutta la cittadinanza, sono al lavoro da ieri dopo che è stato diramato lo stato di pre-allerta. Abbiamo chiesto ed ottenuto dalla Regione l’invio di unità della protezione civile al nostro Coc. Le cavate erano comunque abbastanza libere ed i maggiori danni sono dovuti all’eccezionalità dell’evento. Voglio esprimere un grosso rammarico per le criticità verificatesi a causa della mancata attuazione degli impegni assunti dalla Società Autostrade e dall’Anas ma non solo da questi. Il primo avrebbe dovuto mettere in sicurezza gli scoli autostradali che hanno invece provocato ingenti discese d’acqua a valle dalle colline procurando danni; il secondo avrebbe dovuto sistemare l’attraversamento all’altezza del fosso Sant’Egidio. Anche il Ruzzo e la società del gas avrebbero dovuto spostare alcuni sottoservizi e non l’hanno fatto. Ora valuteremo tutte le azioni legali per il risarcimento dei danni a carico dei vari Enti. Ognuno per le proprie competenze e per gli impegni assunti avrebbe dovuto portare avanti interventi di messa in sicurezza che non ci sono stati e che erano stati programmati”.

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