La situazione più drammatica a Campli, dove si registrano diverse frane. Una ha causato la chiusura della strada provinciale3. Il laghetto “Il vecchio Mulino”, nella frazione Piancarani è tracimato con la corrente che ha trascinato una decina di auto nella zona di Pagannoni. A Sant’Onofrio (in alto a sinistra) scorre un canale d’acqua lungo la strada di circa un metro. I vigili del fuoco di Teramo, però si sono traseriti nella zona del salinello con la barca. In montagna diversi massi si sono staccati riversandosi sulle carreggiate stradali specie nella zona di Pietracamela e Valle Castellana. Frane lungo la strada provinciale che porta da Bellante Stazione al Paese (isolato). Emergenza smottamenti anche a Canzano e Castellalto. Al momento è chiusa la strada provinciale che porta dal paese a Castelbasso e l’altra in direzione Canzano. Smottamenti del terreno anche a Case Molino e nelle vicinanza del cimitero. In tutta la provincia viabilità bloccata con strade piene di acqua e fango, soprattutto nella porzione di territorio compresa tra il fiume Salino e il Vomano. In diverse zone sia il Tordino, che il Vibrata (cresciuto oltre due metri e mezzo) sono usciti dall’alveo per invadere alcuni terreni agricoli che lo costeggiano, così come altri piccoli torrenti. Nel pomeriggio di oggi un grande albero è caduto all’improvviso sulla strada principale che collega la zona residenziale di Fonte Baiano al quartiere della Cona. Interrotta la circolazione del traffico nel sottopasso di Piano d’Accio, che collega la grande rotonda al Centro Commerciale. Nel teramano allagamenti nella strada di Caropollo e frane nella zona Acquaviva. Preoccupante la situazione nei quartieri “alti” della città, da Colleparco a Castrogno.
A Giulianova (foto a destra) quasi tutte le strade allagate e alcuni cittadini bloccati in casa nelle frazioni di Case di Trento e Colleranesco, in particolare in via Fonte Rossa dove alcune famiglie sono isolate per l’allagamento di un fosso. Alcune famiglie che abitano nelle vicinanze del fiume Tordino a Colleranesco sono state evacuate. Anche sul lungomare di Roseto e Giulianova la situazione non è migliore con l’acqua che scorre lungo tutte le arterie stradali. Isolata la parte nord di Cologna Spiaggia, l’unica via disponibile è il ponte di legno ciclopedonale verso il quartiere Annunziata.
Intanto il sindaco Francesco Mastromauro ha emanato un’ordinanza che predispone la chiusura, nel territorio comunale, delle scuole di ogni ordine e grado.
Il provvedimento è stato adottato a causa delle avverse condizioni atmosferiche che, si legge nell’ordinanza, “non garantiscono un miglioramento immediato tanto da eliminare tutti i pericoli della sicurezza stradale” rendendo pertanto necessario “prevenire eventuali incidenti che potrebbero verificarsi durante il trasporto degli studenti”. Scuole chiuse anche a Pineto, Bellante e Roseto.
Il sindaco, che per tutta la notte ha monitorato costantemente la situazione insieme con il dirigente dell’Ufficio Tecnico Roberto Olivieri, con il capitano dei Carabinieri Luigi Dellegrazie e con il personale della Croce Rossa, valuterà nelle prossime ore, sulla base delle previsioni atmosferiche e delle indicazioni fornite da Prefettura e Protezione civile, se reiterare o meno l’ordinanza.
Roseto. I vigili del fuoco definiscono tragica la situazione del Vomano. Il sindaco di Roseto, Franco Di Bonaventura ha annunciato, telefonicamente nella notte, che sono state fatte evacuare alcune famiglie nella zona sud della città (via Rubicone e via Eritrea). Al momento non si possono attraversare i ponti sopra al Tordino e al Vomano, quindi nessun collegamento con Pineto e Giulianova. A Cologna situazione difficile con allegamenti e alcune persone che dormono vestiti dentro le auto in piazza. In alcune zone a nord di Roseto l’acqua per le strade è alta più di un metro, Nelle frazioni come Santa Petronilla, San Giovanni, Voltarrosto la situazione è drammatica, l’acqua è alta parecchie decine di centimetri.
Ad Ancarano sono state chiuse al traffico via Massoni e via della Carrozza per allagamenti. Difficoltà alla viabilità vengono riscontrate sulle strade provinciali di collegamento verso Garrufo e Controguerra. Il sindaco Panichi fa sapere che è attivo il presidio di Protezione civile (0861.870913). A Tortoreto, in contrada Salino, a ridosso del confine con Sant’Omero, il torrente Salinello in un tratto è uscito dall’alveo per invadere alcuni terreni agricoli che lo costeggiano. Per la notte, il Salinello e il Tordino i corsi d’acqua che destano maggiori preoccupazioni.
Alba Adriatica. La situazione, in queste ore, resta difficile. Il torrente Vibrata è esondato in un paio di punti: in via Molino (al confine con Corropoli) e nella zona artigianale di Casasanta (alcune aziende sono allagate). In via Molino sono state fatte evacuare alcune abitazioni al piano terra. Via Ascolana è bloccata e ci sono grossi problemi al canile, completamente allagato. Vigili del fuoco e volontari sono impegnati nel tentativo di mettere in salvo gli animali. Problemi vengono segnalati anche in altre zone della cittadina. La sede della Croce Rossa, all’interno della Bambinopoli, è stata evacuata per precauzione e i volontari sono stati trasferiti nella sede della protezione civile “Lorenzo Cinì”. Il Vibrata nel tratto terminale è in piena e la notte è scandita dal suono degli allarmi sistemati di recente. Il sottopasso di via Roma è chiuso già dal pomeriggio, dopo che una vettura è rimasta intrappolata. Nel frattempo, sono state fatte spostare tutte le auto in sosta in via Bafile, via Baracca e via Cavour, nelle strade a ridosso del Vibrata, per evitare qualsiasi tipo di rischio. Tutti i mezzi sono stati spostati in piazza del Popolo. Le operazioni sono dirette dal vice-comandante della polizia urbana, al lavoro con alcuni agenti e supportati dal sindaco giovannelli dall’assessore Di Felice e dal consigliere Paoletti. Poco prima di mezzanotte gli operai dell’ente sono intervenuti in via Roma per rimuovere un albero caduto. Il ponte sul Vibrata di via Roma è chiuso al traffico.
Tortoreto. La situazione genera preoccupazione anche a Tortoreto, anche perché il ricordo dell’alluvione è ancora troppo recente per non fare accostamenti. In serata è tracimato il fosso Cimitero, in prossimità della Statale 16, e rivoli di acqua e fango si sono riversati verso est (nella zona di via Giovanni XXIII) e in via Carducci. Operai al lavoro anche in prossimità del fosso Sant’Egidio, che faticava a contenere la massa di acqua a fango in arrivo dalla collina. Parecchi cittadini hanno preferito spostare le auto in zone più sicure, per evitare brutte sorprese come nel 2007. Non mancano le proteste da parte dei residenti nella zona, che è stata quella maggiormente flagellata dall’alluvione di tre anni fa. La situazione grave è nella frazione di Salino, dove acqua e fango hanno invaso la provinciale 8. A Cavatassi si registrano frane, smottamenti e sono caduti alberi e pali della luce. Il ponte che da Frazione Salino porta a Maggi (Montone di Mosciano) è parzialmente crollato, mettendo in serio pericolo un’automobile. I vigili del fuoco hanno salvato le quattro persone all’interno, di cui due bambini. La bonifica del Salinello è senza corrente elettrica e tutta allagata e le acque del fiume Salino stano invadendo le prima abitazioni di Giulianova nord.
Continua a piovere nel teramano: fiumi sotto osservazione per allarme frane e allagamenti