Martinsicuro, donna costretta a prostituirsi e segregata in casa: arrestato il protettore

carabinieri4Martinsicuro. Segregata in casa, costretta a prostituirsi sulla bonifica e qualche volta anche violentata dal suo aguzzino. Stanca di subire violenze e costrizioni di ogni genere, comprese quelle di vendere il proprio corpo sulla “via dell’amore”, una donna di nazionalità nigeriana, ieri, ha deciso di rompere il muro del silenzio e ha fatto arrestare il suo protettore, Monday Idahosa di 39 anni, anch’egli nigeriano residente da tempo a Martinsicuro.

L’uomo (che nel 2003 era finito dietro alle sbarre con le stesse accuse e poi condannato a 22 mesi di reclusione), è accusato dei reati di sequestro di persona, sfruttamento della prostituzione e violenza sessuale. La vicenda è venuta a galla dopo che la prostituta nigeriana (30 anni), ha deciso di avvertire chiedere aiuto ai carabinieri. I militari della stazione di Martinsicuro, in collaborazione con gli uomini del nucleo operativo, hanno così effettuato un blitz in un appartamento di via Vasco De Gama, nella zona nord di Martinsicuro, dove viveva la coppia. Il nigeriano ha negato ogni addebito, ma è stato condotto in caserma al pari della più giovane connazionale. La donna, forse per paura di ritorsioni, almeno inizialmente, non ha confermato le accuse originarie, ma i carabinieri con l’ausilio di alcune operatrici dell’associazione On the Road, sono riuscite a tranquillizzare la donna, che successivamente ha confermato tutte le accuse nei confronti del suo aguzzino. A quel punto, per Monday Idahosa si sono di nuovo aperte le porte del carcere di Castrogno.

Controlli antiprostituzione. Nell’ambito di una serie di controlli mirati, sempre per fronteggiare il fenomeno della prostituzione in appartamento, i carabinieri di Martinsicuro e quelli del norm di Alba, hanno denunciato una donna romena, G.B.V. di 22 anni. La ragazza è accusata del reato di favoreggiamento della prostituzione, visto che secondo quando accertato dai militari forniva l’alloggio e tutta l’assistenza ad una connazionale che riceveva clienti a pagamento.

 

 

 

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