Omicidio Pineto: una tragedia nata da contrasti familiari

pineto_omicidio_teverePineto. Padre e figlio morti dopo l’ennesima lite in famiglia. Gabriele Peracchia 50 anni era tornato a vivere con i genitori nella palazzina di via Tevere 20 tre anni fa dopo il divorzio con la moglie che ora vive in Svizzera con i tre figli. Gabriele negli ultimi mesi avrebbe avuto una storia con una ragazza dell’est Europa, finita da poco tempo.

Il 50enne pinetese era anche in cerca di lavoro e aveva chiesto aiuto anche al sindaco di Pineto, Luciano Monticelli. Una situazione difficile che animava una forte incomprensione con i genitori. Ieri un nuovo diverbio e questa volta non sono volate soltanto le parole. Gabriele Peracchia ha colpito con un’accetta il padre, Pasquale di 73 anni. L’anziano prima di morire ha colpito il figlio all’addome, poi Gabriele con lo stesso coltello ha nuovamente colpito il padre. Quando sono arrivati i soccorsi Pasquale Peracchia era già morto, inutile invece la corsa in ospedale per il figlio Gabriele morto dopo un’ora. La scena drammatica si è svolta davanti agli occhi di Bianchina Pelusi, moglie di Pasquale e madre di Gabriele. L’altro fratello che viveva nella stessa zona, in quel momento non era in casa. Le due salme sono state già consegnate alla famiglia senza che venisse effettuata l’autopsia, inizialmente disposta dal PM Irene Scordamaglia, Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale di Teramo. I funerali saranno celebrati domani pomeriggio alle 15 alla chiesa di Sant’Agnese di Pineto.

Omicidio a Pineto, padre e figlio si uccidono a coltellate

 

 

 

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