Sant’Egidio alla Vibrata. Una luce lasciata accesa, all’esterno dell’abitazione, era un segnale convenzionale, utile ai tossici per poter bussare alla porta e procurarsi lo stupefacente. Se la luce, invece, era spenta, la cocaina non era disponibile. Il tutto avveniva in un appartamento, di proprietà di una insospettabile donna, a due passi dalla caserma dei carabinieri di Sant’Egidio.
Usava una serie di accorgimenti ed escamotage, Antonella Santori, 53 anni, ex fioraia del posto, che ieri, al termine di un’accurata indagine è stata arrestata con di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione dei militari, diretti dal maresciallo Mario De Nicola si è concretizzata al termine di una serie di appostamenti, visto che il mercato dello stupefacente, gestito dalla donna, avveniva all’interno di una palazzina dietro alla stazione dei carabinieri, cosa che non era passata inosservata. Ieri, i militari hanno deciso di chiudere il cerchio attorno alla donna. Alcuni militari hanno bussato alla porta dell’appartamento (mentre alcuni erano rimasti fuori), ma prima di aprire, la donna ha gettato fuori dalla finestra (al primo piano) un involucro contenente circa 10 grammi di cocaina. Lo stupefacente è stato recuperato, mentre all’interno dell’abitazione i carabinieri hanno rinvenuto 20 grammi di mannite (oltre ad altre sostanze ed attrezzature per confezionare le dosi) e 200 euro in contanti. La donna, a quanto pare, per evitare possibili intercettazioni telefoniche, usava lo stratagemma della lampadina accesa per stabilire un contatto atipico con i clienti. In casa, inoltre, è stata anche rinvenuto un’agenda, sulla quale la donna annotava il nome dei clienti, i soldi incassati e quelli ancora da introitare. Pare che il giro ricomprendesse sia consumatori locali, che delle vicine Marche. Ulteriori indagini sono in corso sui nomi scritti sull’agenda.