Una differenza sostanziale che però non è stata ben compresa da numerosi cittadini che, temendo di essere vittime di possibili truffe, si sono rivolte all’associazione consumatori Robin Hood.
Ad aver, infatti, tratto in inganno i tanti teramani è stata la bolletta inviata dall’Enel che oltre ad avere una diversa colorazione e un differente numero di conto corrente, non aveva riportata sulla busta la solita frase contro le truffe.
Ma dopo un controllo da parte dell’associazione, l’arcano è stato presto svelato. Non si trattava, infatti, di bollette inviate da Enel Energia per l’erogazione di energia elettrica ma di Enel Distribuzione, per coloro che hanno un impianto fotovoltaico.
“Un falso allarme dunque”, precisa il presidente Pasquale Di Ferdinando, “che la dice lunga sul grado di conoscenza degli utenti, e sull’allarme che questo comparto procura a seguito di una assenza dell’Autorità nella gestione del processo di libera concorrenza”.