Una mareggiata come mai si era vista di questi tempi. Un mare da Levante con rinforzo da Scirocco e onde alte un paio di metri che hanno messo in ginocchio i titolari di decine e decine di stabilimenti balneari, costretti a togliere i lettini e le sdraio dalle prime tre file di ombrelloni.
Da Martinsicuro sino a Silvi le onde lunghe che si sono susseguite durante tutto il pomeriggio per via di un moto ondoso che ha superato forza 6 e con previsioni allarmanti e in peggioramento. In nottata, infatti, il moto ondoso potrebbe raggiungere forza 8.
Allertata la Capitaneria di Porto di Giulianova e tutti gli uffici locali marittimi dislocati lungo il litorale. Viene tenuta sotto controllo la situazione ad Alba Adriatica dove le onde hanno iniziato a lambire alcuni stabilimenti balneari, soprattutto nella zona nord, a ridosso della bambinopoli.
Chiamate in causa anche la protezione civile e la direzione opere marittime della Regione per verificare se sia il caso di adottare misure estreme per tutelare in qualche modo le strutture ricettive. Problemi anche a Pineto, a ridosso della storica pineta. Qui il moto ondoso ha raggiunto il limitare della passeggiata, inghiottendo anche la quarta fila di ombrelloni di alcuni stabilimenti.
C’è chi ha pensato ad uno tsunami in Adriatico in quanto le onde, sempre più alte, hanno iniziato a susseguirsi e ad alzarsi come accade in uno maremoto. I danni sono ingenti, soprattutto perché la stagione è iniziata male per via del tempo e sta peggiorando per colpa della mareggiata.
Secondo i vecchi lupi di mare, erano decenni che non si vedeva una mareggiata di simili proporzioni a metà giugno. Solitamente fenomeni del genere si notano a marzo, e nei mesi invernali soprattutto con venti da Grecale. Si tratta dunque di eventi straordinari che vanno anche ben oltre il fenomeno erosivo che tuttavia viene accentuato da una simile mareggiata. E dinanzi a situazioni di questo genere appare difficile anche pensare ad una soluzione.
Le reazioni: Giammarco Giovannelli (Federalberghi). Ad Alba Adriatica situazione fuori controllo con il mare che erode e che ormai è imprevedibile. Questo è il risultato purtroppo dopo 10 anni di discussioni inutili riguardo una grave minaccia come quella dell’erosione che deve e dovrà essere affrontata con un urgentissimo progetto omogeneo territoriale e non singolarmente per le esigenze ogni singolo comune.