Nereto. Tempi duri per la parrocchia di Nereto e per il suo parroco don Silvio De Gregoriis, che ora si rivolge ai suoi fedeli ai quali chiede un sostegno economico. I fatti risalgono a circa 4 anni fa, quando una suora ha deciso di “svestirsi” dell’abito monacale e ha fatto “vertenza” alla chiesa madre neretese, rea di non “averle versato i contributi” per il servizio svolto negli anni, per un ammontare totale di circa 70mila euro. La parrocchia ha vinto la causa in primo grado, ma dovrà pagare le spese legali. L’ex suora, intanto, ha deciso di ricorrere in appello al Tribunale de L’Aquila.
E non è tutto: il parroco ha scoperto pure che il suo predecessore, don Armando Dezi, aveva contratto nel 1983 un prestito di 13 milioni di lire con l’ex Cassa del Mezzogiorno. Quei soldi servivano per sopraelevare l’asilo parrocchiale risalente agli anni ‘70, ma non sono mai stati restituiti nei successivi venti anni, come disposto dalla normativa. Per questo, il sacerdote è ora costretto a saldare il conto. E, per non perdere l’asilo, ha chiesto aiuto ai suoi parrocchiani. Anche se la Curia teramana ha già garantito il suo sostegno economico per l’eliminazione del debito.
