Giulianova. Gli operai della Sogesa, il braccio operativo del Cirsu, tornano ad incrociare le braccia. Lo faranno domani e nei giorni a seguire sono a quando non verrà pagata loro la tredicesima mensilità così come era stato assicurato dall’azienda al termine di un incontro in Prefettura a Teramo non più di due settimane fa.
Secondo gli operai, 130 circa, non è stato mantenuto fede a quell’impegno in quanto già entro la giornata odierna avrebbero dovuto percepire la tredicesima che in tanti aspettano in vista delle prossime festività natalizie.
“E invece nulla, né ci è stato detto quando verrà pagata”, sbottano i lavoratori, “esiste un documento scritto dinanzi al Prefetto ma quell’accordo è stato già disatteso. A questo punto abbiamo deciso di non uscire nella giornata di domani. E la protesta andrà avanti sino a quando non ci verrà corrisposto quanto dovuto”.
Verrà dunque bloccata la raccolta dei rifiuti su tutto il comprensorio Cirsu. A rischio anche la raccolta porta a porta, con i cittadini che questo punto dovranno tenersi il pattume in casa sino a quando la situazione non si sbloccherà.
Della nuova protesta dei lavoratori, comunque, sono già state informate le forze dell’ordine. Domani mattina nuovo presidio degli operai dinanzi ai cancelli del Cirsu. La speranza di tutti è che la questione si possa risolvere nell’arco di poche ore, al massimo 24-48. Perché altrimenti i residenti del comprensorio Cirsu, che abbraccia i Comuni di Giulianova, Roseto, Mosciano, Bellante, Morro D’Oro e Notaresco, trascorreranno le feste con i rifiuti che invaderanno le strade. Un dramma. In precedenza gli operai avevano bloccato la raccolta dei rifiuti per il mancato pagamento della mensilità di ottobre. Una situazione che si è sbrogliata solo dopo tre giorni di proteste con le conseguenti dimissioni dei vertici Cirsu e Sogesa.
Lino Nazionale