E’ presto per esprimere un primo “giudizio” sul nuovo incarico e sulla nuova realtà che è stato chiamato a gestire. Ma è chiaro che ci sono problemi rilevanti da risolvere, primo fra tutti quello della mobilità passiva, “il grande scoglio da superare”. Come anche le azioni mirate a “frenare l’emorragia di pazienti che dalla Val Vibrata vanno a curarsi nella provincia ascolana. Bisogna capire perché lo fanno e cercare una soluzione”. E aggiunge: “Le sfide di questo genere non mi spaventano, sono combattivo e dedito al lavoro. Mi auguro che le cose possano andare meglio, ad ogni livello”. Riguardo poi alle polemiche avanzate nei giorni scorsi dal consigliere regionale del Partito di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo (“Varrassi tesserato della loggia Giuseppe Garibaldi di Nice, Francia, con la qualifica di maestro massone?”, ndr), il manager risponde: “La vicenda si è chiusa con una mia presa di posizione legale, che ho vinto, contro il Gruppo L’Espresso, che aveva reso pubblica la notizia. Il consigliere Acerbo dovrebbe valutare il mio lavoro, prima che la mia persona”. Altro capitolo, quello delle assunzioni: “La Regione ha deliberato la possibilità di sanare queste posizioni e si potrà procedere ad una regolarizzazione. Per risolvere il problema della mobilità passiva, una soluzione potrebbe essere il rafforzamento della medicina del territorio, che potrebbe rappresentare una possibile soluzione per frenare l’emorragia di pazienti”. E, infine, l’ospedale di Sant’Omero. La Asl di Teramo aveva avanzato alla Regiona la proposta di creare una società mista pubblico/privata e, secondo Varrassi, l’ospedale vibrati ano esprime la “potenzialità di avere un punto in cui creare un baluardo alla fuga dei malati nella provincia di Ascoli Piceno. Se nei primi 6/8 mesi riuscissi, non dico ad eliminare, ma almeno a frenare una parte di queste fughe sarei davvero soddisfatto. La Regione Abruzzo non ha ancora risposto circa la proposta avanzata dalla Asl di Teramo, che secondo la mia opinione rappresenta una rarità in Europa, in quanto non ha strutture private al suo interno. E questo è un vantaggio perché mi consente di lavorare più serenamente”.
Il saluto del manager uscente, Mario Molinari
Questo per me è un momento particolare, in cui lascio la vostra Città dopo cinque anni in cui mi sono sentito teramano fin nel midollo. Qui ho tanti cari amici e ho respirato sempre un clima di cordialità e affabilità. Per queste ragioni, salutare tutti è doveroso e nello stesso tempo difficile perché non vorrei che il mio saluto avesse il sapore di un addio: resterò comunque per sempre un po’ teramano.
Voglio ringraziare tutti, ma proprio tutti, i dipendenti della Asl di Teramo che hanno lavorato davvero tanto e con uno spirito di sacrificio mirabile, senza mai scoraggiarsi, consapevoli di stare svolgendo uno dei servizi più importanti nel proprio territorio: garantire salute.
Voglio ringraziare Il Direttore Sanitario e quello Amministrativo per l’indispensabile supporto che mi hanno offerto nel gestire, insieme, questa grande Azienda.
Voglio ringraziare tutte le Istituzioni del territorio, gli Enti locali, l’Università ecc. perché con loro abbiamo sempre potuto collaborare, in un clima di solidarietà e mutuo sostegno.
Un ultimo saluto riservo agli operatori dei mass media locali, sempre attenti e rigorosi come il loro mestiere richiede.
All’amico Giustino Varrassi, che mi sostituisce nell’incarico, voglio augurare i migliori successi per se stesso e soprattutto per la sanità teramana”.