Giulianova, ‘giochi pericolosi’ al parco Wuillermin FOTO

Giulianova. Grazie ai nostri articoli, l’amministrazione si è mossa per mettere in sicurezza, almeno parzialmente, il vecchio scivolo, ma il degrado di uno dei parchi più antichi della città rimane.

Parliamo del parco Wuillermin, oasi di verde che un tempo era stata anche piacevolmente progettata e pensata con muretti in pietra di fiume, un laghetto (che ora non c’è più) e due alti scivoli dove generazioni di giuliesi hanno giocato.

Quegli scivoli, ormai fuori norma, ci sono ancora, anche se l’accesso è stato bloccato da una piccola inferiata, ma sarebbe il caso di eliminarli totalmente in quanto ormai arruginiti e con pericolosi spuntoni a portata di bambini. Come sarebbe il caso di sostituire la ringhiera della rampa di accesso agli scivoli stessi, anch’essa preda della ruggine, con alcuni sostegni che minacciano di cedere con gli immaginabili problemi di sicurezza.

Un nostro lettore propone di riconvertire la struttura sistemando la rampa (magari con una pavimentazione antinfortunistica) e sostituendo i due scivoli con altri a norma. Nel frattempo anche i nuovi giochi non godono di buona salute, visto che il ghiaietto che dovrebbe avere funzioni antitrauma, come da norme uni e norme di legge, è ormai scomparso (ma l’esiguità dello strato non garantiva già in origine la sicurezza dei piccoli fruitori dei giochi). Insomma un pessimo biglietto da visita per la città, con una accozzaglia di elementi (chiosco, giochi obsoleti, piccolo parco giochi privato, strutture commerciali, ecc.) e pini spelacchiati, il tutto in una landa polverosa poco igienica per i bimbi che vi si avventurano.

Lontani sono i giorni in cui il parco veniva scelto dai novelli sposi per le foto di matrimonio, ora si possono incontrare torme di adolescenti che bivaccano in prossimità del piccolo bar e qualche genitore con bimbi che non ha trovato posto nel vicino parco degli Eucalipti, dove la giocolandia comunale mostra identici problemi. Sporcizia, incuria e senso di abbandono la fanno da padroni. Ma è così difficile curare uno dei polmoni verdi della citta?

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