Nei confronti dell’uomo è stata disposta la sospensione provvisoria della misura alternativa alla carcerazione. La procura di Pescara, infatti, nei suoi confronti, ha stabilito un inasprimento della misura restrittiva.
Il 63enne, affidato in prova ai servizi sociali, in quanto condannato per bancarotta fraudolenta (reato commesso a Bellante nel 2006), ha violento una serie di prescrizioni imposte dalla magistratura.
I carabinieri della locale stazione, alla luce delle segnalazioni inviate alla Procura, hanno poi notificato il successivo provvedimento e condotto l’uomo a Castrogno.