La ditta Schiavo di Napoli, che si è aggiudicata l’appalto da oltre 4milioni di euro, non ha ancora ottenuto tutte le autorizzazioni per poter aprire il cantiere che consentirà ai camion di raggiungere il punto in cui dovranno scaricare i massi per la realizzazione del braccio.
Provveditorato Regionale ai lavori pubblici, Capitaneria di Porto, Ente Porto e Comune di Giulianova sono gli attori protagonisti interessati al progetto e i pareri per le procedure ovviamente devono essere espressi da tutti e 4. Devono riunirsi la conferenza dei servizi e quindi il tavolo tecnico. Sarebbe solo questione di giorni, una settimana, forse due. I titolari dell’impresa appaltatrice hanno avuto assicurazioni che l’autorizzazione per l’allestimento del cantiere arriverà entro il 14 giugno.
Tra le forze di opposizione del Comune di Giulianova c’è il sospetto che la cerimonia di una settimana fa con la posa della prima pietra alla presenza del governatore Luciano D’Alfonso sia stata solo una messa in scena per calmare le acque, visto che all’inizio si era detto che le opere avrebbero preso il via entro la metà di febbraio. Ma a distanza di 6 mesi dall’aggiudicazione dell’appalto, ancora nulla.
Intanto, la ditta ha stabilito già il percorso che i camion dovranno seguire per lo scarico dei massi. Entreranno sul lato nord del molo per poi uscire sul versante opposto, senza intralciare le attività dei pescatori. Secondo il programma ci vorranno da 9 a 12 mesi per l’ultimazione del molo convergente che avrà un basamento sul fondale di oltre 20 metri con un’emersione di almeno 4 metri dalla superficie dell’acqua.