Cirsu, arriva un nuovo decreto ingiuntivo da 1,4 milioni di euro

gigino_romagnoliNotaresco. Nuovo decreto ingiuntivo nei confronti di Cirsu. Questa volta a vantare un credito di 1,2 milioni nei confronti del Consorzio teramano è la discarica di Cerratina. Una richiesta, quella della discarica lancianese arrivata pochi giorni fa, che si va a sommare all’altro decreto ingiuntivo che Sogesa stessa aveva inviato al consorzio meno di un mese fa. Oggi intanto nell’assemblea dei soci Cirsu sono state ratificate le dimissioni dell’attuale presidente Luigi Romagnoli. Per decidere il sostituto bisognerà aspettare l’esito del bando che scadrà giovedì prossimo, quando i sindaci si incontreranno nuovamente.


Oltre alla fine del tormentato periodo Romagnoli, oggi i sindaci hanno deliberato il passaggio della discarica di Grasciano 2 da Sogesa a Cirsu in quanto sarebbero venute meno le condizioni perché il braccio operativo del consorzio vada a realizzare il novo invaso. Nessuna revoca della concessione da parte di Cirsu, insomma, anche per il timore di possibili azioni legali da parte dei soci privati. La palla passa ora alla Regione che a stretto giro dovrebbe modificare la titolarità della discarica.
Come anticipato ieri Roseto e Giulianova si sono offerte di mettere a disposizione del consorzio le cifre del contenzioso 2009 (pari a poco meno di 2,5 milioni di euro, e che comunque non verrà ritirato), ma avrebbero chiesto che nella ricapitalizzazione che dovrà essere portata a termine entro l’11 dicembre prossimo vi sia una ridefinizione delle quote azionarie dei vari comuni in base alle dimensioni, alla popolazione e al luogo dove sorgerà la discarica. Un’impostazione, questa, che porterebbe comuni come Giulianova, Roseto e Notaresco a contare di più nel futuro Cirsu.

 

 

 

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