Diminuiscono i reati in provincia di Teramo. Dagli oltre 13mila di tre anni fa, a poco più di 10600 del 2015. Non cala, però, il numero dei furti nelle abitazioni, con una media di circa 1150 ogni anno.
Ed è forse questo il motivo per cui molti cittadini hanno una percezione della sicurezza più bassa. Il dato è stato snocciolato, assieme ad altri, dal questore di Teramo Giovanni Febo in occasione del 164esimo anniversario della Polizia di Stato, cerimonia che quest’anno ha scelto come location la città ducale di Atri.
Presenti le più alte autorità civili e militari, il prefetto di Teramo Graziella Palma Maria Patrizi, il vescovo monsignor Michele Seccia, il sostituto procuratore Bruno Auriemma.
Il questore nel suo intervento ha sottolineato come le aspettative di sicurezza della gente siano cresciute negli ultimi tempi. “Soprattutto per le note vicende internazionali”, ha puntualizzato, “i controlli vengono garantiti quotidianamente e nell’arco delle 24 ore”.
La polstrada ha garantito 2600 pattuglie, 8mila contravvenzioni. Posto l’accento sulla collaborazione nata tra le forze di polizia e i Comuni. In provincia 23 enti hanno installato telecamere di videosorveglianza e realizzato opere pubbliche per il recupero di aree degradate. Cresciuto il numero dei servizi straordinari di pattugliamento sulla fascia costiera, ben 673. Servizi che si sommano alle normali attività di pattugliamento garantiti dalla questura di Teramo e dal commissariato di Atri, oltre a quelli delle polizie stradali del territorio e della Polfer.
Per quanto riguarda l’immigrazione Teramo ha ospitato cittadini extracomunitari rispettando i parametri del proprio territorio. In provincia ci sono 16645 stranieri regolari. Sono 737 gli stranieri richiedenti asilo che sono stati affidati a strutture in grado di ospitarli. Non esiste quindi un’emergenza immigrati. Importante anche la collaborazione con le polizie locali o municipali e soprattutto l’opera di informazione nelle scuole.
Calano le rapine, le estorsioni, furti in generale. Dimezzati anche i reati sessuali. Mentre preoccupa la questione stupefacenti.
“I reati in materia di stupefacenti”, ha detto il questore Febo, “sono diminuiti. Ma non dobbiamo essere ottimisti. C’è un divario accentuato tra i reati accertati e il sommerso, la circolazione reale delle sostanze stupefacenti”. Infine consegnati attestati di lode ed encomio a funzionari, comandanti e agenti che nel corso degli anni si sono contraddistinti nell’ambito di indagini che hanno portato all’arresto di soggetti dediti al malaffare.