Sogesa-Cirsu, continua la protesta dei 110 operai

protesta_operai_sogesaNotaresco. Dinanzi ai cancelli d’ingresso per protestare contro Sogesa che non ha mantenuto fede all’impegno sottoscritto il 17 novembre scorso a proposito del pagamento della mensilità di ottobre per la giornata di ieri. I 110 operai del braccio operativo del Cirsu hanno incrociato le braccia in attesa di schiarite sul versamento degli emolumenti.

Schiarite attese per oggi pomeriggio quando l’amministratore delegato di Sogesa, Giovanni Marchetti, dovrebbe firmare gli atti per il pagamento completo della mensilità, visto che ieri gli operai hanno ottenuto solo un acconto di 500 euro, nonostante gli accordi fossero ben diversi. Il documento sottoscritto il 17 novembre scorso prevedeva il versamento della mensilità di ottobre per la giornata del 22 compresa un mensilità dei buoni pasto, il pagamento della mese di novembre per il 10 di dicembre e la tredicesima mensilità per il 20 dello stesso mese. Un accordo firmato da Gabriele Di Pietro, presidente di Sogesa, da ieri dimissionario, e dai rappresentanti sindacali unitari, ma che di fatto oggi non ha più alcun valore perché non è stato rispettato da una parte, ovvero dalla stessa Sogesa.gigino_romagnoli

Questa mattina dinanzi ai cancelli dell’impianto di Grasciano si è presentato Luigi Romagnoli, anche lui dimissionario dalla carica di presidente del Cirsu, il quale ha spiegato che i mancati versamenti delle somme da parte del Consorzio nelle casse di Sogesa sono stati determinati da un atto ingiuntivo per una richiesta pari a 2 milioni e mezzo di euro presentato, ma poi ritirato, dalla stessa Sogesa. “Un procedimento che comunque ha bloccato le nostre procedure”, ha sottolineato Romagnoli, “noi abbiamo successivamente rimesso in moto la macchina ma ci vorranno ora due o tre giorni prima di risolvere la questione”. Per quanto riguarda le dimissioni, Romagnoli ha confermato che dopotutto hanno solo anticipato una decisione che sarebbe stata presa tra qualche giorno. Spetterà ora all’assemblea consortile, convocata per il 26 novembre, procedere con la nomina del nuovo CdA.
I lavoratori intanto sono arrabbiati.

“E’ una situazione non più sostenibile”, ha spiegato Domenico Daniele della Rsu, “abbiamo già in passato denunciato il fatto che così non si può andare avanti. Manca programmazione, mancano anche le cose più elementari in questi impianti. Sugli stipendi da diego_di_bonanventurapagare è inutile ricordare che c’è chi non ha mantenuto fede a degli impegni”.
Gli unici politici presenti questa mattina nella struttura di Grasciano sono stati il vice presidente della Provincia Renato Rasicci, che però poi è dovuto andare via per altri impegni, e l’assessore all’ambiente del comune di Notaresco, nonché consigliere provinciale di maggioranza, Diego Di Bonaventura. Quest’ultimo ha parlato a lungo con gli operai,cercando anche di trovare una soluzione. “E’ vero, è mancata programmazione lineare”, ha sottolineato Di Bonaventura, “ma ora bisogna risolvere la questione. Perché qui ci sono famiglie che vivono di questo reddito. Abbiamo convocato una riunione urgente con tutti i protagonisti della vicenda. Ed entro stasera vogliamo chiarezza”.
Lino Nazionale

 

Protesta lavoratori Sogesa per mancato pagamento stipendio. Chieste le dimissioni del Cda

 

 


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