Giulianova, a dicembre l’inaugurazione del centro Anfas

centro_anfaas_2Giulianova. L’associazione Anfas di Giulianova ha ottenuto dal Comune la gestione della struttura realizzata nella zona nord della città, nell’ex area Costa Verde. L’atto è stato sottoscritto recentemente dal presidente dell’associazione, Vincenzo Roselli, che ha creduto sin dall’inizio nel progetto di realizzare in città una struttura che consentisse alla persone con disabilità di poter lavorare, di avere un centro dove incontrarsi, parlare, creando inoltre un vero e proprio laboratorio.

Il primo lotto dei lavori è stato praticamente portato a termine, anche se mancano ancora tutte le opere di rifinitura, gli interventi di manutenzione esternamente visto che la struttura negli spazi fuori è completamente invasa dalle erbacce. Il progetto nel suo complesso prevede la realizzazione di un nuovo stabile poco più a nord, su un terreno già disponibile. Serve però la copertura finanziaria. Il primo stralcio invece è costato circa 800 mila euro ed è stato finanziato dalla Regione. All’interno è stata attrezzata una sala delle riunioni, vi sono uffici, bagni adeguati alle esigenze di chi convive con una disabilità.pres_anfaas_vincenzo_roselli

Vi è anche un piccolo ambulatorio medico, un’ampia cucina, una sala per il pranzo. Inoltre, è stata creato un vero e priopio laboratorio dove i ragazzi potranno realizzare lavori manuali. Il presidente Roselli spera di poter inaugurare la struttura già prima di Natale e spera anche di poter ottenere dal Comune un contributo finanziario, visto che la gestione del centro è stata affidata praticamente senza fondi. Tra gli interventi da eseguire nell’immediato, oltre alla manutenzione ordinaria esterna, bisogna sistemare il giardino visto che al momento l’impressione che si ha è che la struttura sorga immersa nelle erbacce.

centro_anfaas_3Non piace poi neppure la presenza di una struttura a forma di cubo realizzata a protezione del sistema impiantistico idrotermico proprio dinanzi all’ingresso principale del centro Anfas. Un vero e proprio pugno in un occhio. Ci si chiede come mai non sia stata trovata una soluzione alternativa all’attuale locazione. E’ mai possibile che non vi fosse la possibilità di sistemare questo “cubo” in una zona meno impattante?

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