Oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità Animale (OIE) lancia a livello internazionale “Stray dog population control in Balkan Countries”, la campagna sul controllo del randagismo canino nella Penisola dei Balcani.
Si tratta della prima campagna di sensibilizzazione massiva dell’OIE su un problema che riguarda molto da vicino 11 Stati balcanici. Il fine è ridurre il numero dei cani abbandonati incoraggiando la proprietà responsabile, non solo nell’interesse dei cani e del loro benessere ma anche nell’interesse della popolazione, quindi della salute pubblica.
I cani abbandonati, sottolinea l’IZS, creano fastidi tanto nelle aree rurali quanto in quelle urbane, dove possono diventare una minaccia per le persone in quanto potrebbero trasmettere, se malati o infetti, agenti di malattie infettive. Inoltre sono spesso causa di incidenti stradali.
Questo problema è particolarmente sentito nei Balcani, come svelato da una recente ricerca scientifica che ha messo in luce che negli ultimi 5 anni il numero dei cani randagi è aumentato del 70%. Si stima che il numero di cani vaganti, con o senza un proprietario, superi in quell’area 1 milione di unità. Ciò comporta notevoli conseguenze per la salute pubblica: ad esempio solo nel 2014 sono stati diagnosticati negli uomini 1.000 casi di rabbia, malattia presente nell’80% dei Paesi balcanici, nella maggioranza dei casi legata al morso di un cane rabido.
L’IZS dell’Abruzzo e del Molise svolge un ruolo attivo nella campagna di sensibilizzazione in qualità di Centro di Collaborazione dell’OIE, nonché componente del comitato direttivo della Piattaforma che supporta 53 Stati europei nell’applicazione degli standard OIE sul benessere animale.
Meno di un mese fa, il 21 e 22 aprile 2016, l’IZSAM ha ospitato il 6° incontro della Piattaforma riunendo a Teramo gli esperti internazionali per mettere a punto le norme che i 180 Paesi membri dell’OIE si impegnano ad applicare a livello globale per migliorare le condizioni di benessere degli animali.