Teramo. E’ di nuovo in ospedale la badante etiope accusata di aver ucciso con un tubo di ferro Gabriella Baire, la 52enne eritrea ritrovata morta nel soffitto di un appartamento di via Pannella a Teramo la scorsa domenica.
Sembra, infatti, che la donna, T.L.A., abbia accusato un malore mentre si trovava nel carcere di Castrogno, arrivando addirittura, secondo alcune indiscrezioni, a minacciare gesti di autolesionismo. Per questo motivo la donna è stata trasferta presso l’ospedale Mazzini di Teramo.
Nel frattempo, l’anatomopatologo Giuseppe Sciarra ha effettuato oggi l’autopsia sul cadavere della vittima: dagli esami sarebbero emersi diversi segni di colpi che la Baire avrebbe ricevuto in viso e in testa. Non solo. Pare che la donna si fosse anche fratturata un braccio, forse nel tentativo di difendersi dall’aggressione dell’omicida. Ritrovati, poi, frammenti di pelle sotto le unghie della vittima.
Per la giornata di domani è prevista l’udienza di convalida del fermo, che a questo punto potrebbe anche svolgersi nel nosocomio teramano.