Notaresco. Clima teso nel cda Cirsu dopo l’emergenza rifiuti appena superata nei sei comuni teramani del consorzio. Il presidente, Luigi Romagnoli dopo l’infuocato consiglio di amministrazione di giovedì scorso ha inviato una lettera ai due consiglieri del cda Serafino Valentini e Gabrielle Di Filippo, nella quale annunciava la possibilità di dimissioni se non ci fossero le condizioni di un lavoro di squadra nelle prossime mosse del Consorzio per risolvere la difficile situazione economica-finanziaria. Il prossimo consiglio d’amministrazione, inizialmente fissato per martedì 26 ottobre, è stato posticipato a mercoledì 27 ottobre alle 18. Appuntamento cruciale per il Cirsu: o si uscirà fuori con un progetto congiunto o Romagnoli potrebbe fare un passo indietro.
In molti ambiscono alla carica dell’ex assessore giuliese ma in seguito all’articolo 8 del DPR del 7 settembre 2010 sono tagliati fuori tanti amministratori e politici. Infatti nel primo punto l’articolo dice che “gli amministratori, i dirigenti e i responsabili degli uffici o dei servizi dell’ente locale, nonché degli altri organismi che espletano funzioni di stazione appaltante, di regolazione, di indirizzo e di controllo di servizi pubblici locali, non possono svolgere incarichi inerenti la gestione dei servizi affidati da parte dei medesimi soggetti. Il divieto si applica anche nel caso in cui le dette funzioni sono state svolte nei tre anni precedenti il conferimento dell’incarico inerente la gestione dei servizi pubblici locali. Alle società quotate nei mercati regolamentati si applica la disciplina definita dagli organismi di controllo competenti”. Un articolo che se fosse retroattivo potrebbe mettere in discussione anche la carica di Gigino Romagnoli perché assessore al comune di Giulianova fino all’ottobre del 2007.