Teramo. La Provincia di Teramo aderisce alla “Settimana contro la violenza”. Lo rende noto l’assessorato alle Politiche Sociali dell’ente, che comunica una serie di iniziative di educazione alla legalità in programma nei giorni tra il 12 e il 18 ottobre.
Più in particolare, sono stati organizzati due incontri, uno a Giulianova e l’altro a Teramo.
Il primo si svolgerà martedì 12 ottobre al Kursaal di Giulianova, a partire dalle ore 9,30. Sono previsti interventi di Ludovico Nicola, Responsabile dell’ Assistenza Consultoriale della Asl di Teramo; Cristina Bellocchio , psicologa del Centro Antiviolenza “La fenice” della Provincia, Mimmo De Carolis, vice Questore aggiunto della Polizia di Stato e di David Mancini, Magistrato della Procura Distrettuale Antimafia di l’Aquila.
Al secondo incontro, invece, previsto nella giornata di mercoledì 13 ottobre, che si terrà nella sala polifunzionale della Provincia, interverranno Ludovico Nicola, Anna Maria Pizzorno, psicologa del Centro Antiviolenza “La fenice”; Mimmo De Carolis e Laura Colica, Sostituto Procuratore della Repubblica di Teramo.
La manifestazione è nata da un’intesa fra il Ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna e il ministro della Pubblica Istruzione, Maria Stella Gelmini.
Nell’occasione, fa sapere la Provincia, verrà data adeguata diffusione al servizio svolto dal Centro antiviolenza La Fenice dell’ente, al numero verde 800669696 per l’ascolto e la consulenza in casi di violenza a scuola ed al servizio nazionale 1522 contro la violenza sulle donne.
“Com’è noto” spiega in proposito il vicepresidente Rasicci, “la Provincia ha istituito da due anni un Centro antiviolenza, un luogo che è cresciuto ed è diventato un importante punto di riferimento per le donne e per i minori vittime di violenza. Un servizio che nei mesi scorsi abbiamo rafforzato promuovendo un accordo con tutti i soggetti che a vario titolo operano nella prevenzione e nel controllo istituendo una vera e propria rete territoriale anti-violenza. Abbiamo, quindi, raccolto con attenzione e impegno l’invito delle due ministre a organizzare delle iniziative a tema invitando coloro che, a partire dalle forze dell’ordine e dalla magistratura per finire con i servizi sociali, ogni giorno affrontano vicende ricollegabili alla violenza e agli abusi sulle donne e sui giovani”.