Catarra, nella duplice veste di presidente della Provincia e sindaco di Notaresco, ha sottolineato che quella che si è determinata “è un’emergenza legata ai problemi finanziari e non alla carenza di impianti, visto che ci sono impianti che possono accogliere i rifiuti dei Comuni consorziati. Eventuali contestazioni rispetto al costo della tariffa, quelle sollevate dal Comune di Roseto, vanno poste nei modi e nei luoghi previsti ma, nel frattempo, bisogna sanare il pregresso così come ha scelto di fare il Comune di Giulianova. Poi possiamo ragionare sulle scelte da fare per il futuro e siamo tutti concordi nel ritenere che i costi della raccolta e dello smaltimento vanno contenuti attraverso una seria programmazione e gestione del sistema impiantistico, partendo da una nuova discarica che possa servire l’intero territorio provinciale”.
Se esiste una “questione rifiuti” in provincia di Teramo, aggiunge Catarra è perché “per anni si sono rinviate le scelte e la programmazione, non sono stati realizzati gli impianti di smaltimento e oggi tutti i nodi sono arrivati al pettine”.