Teramo. Tolleranza zero verso qualsiasi episodio che rechi turbativa nell’ordine pubblico, maggiore controllo del territorio e costante monitoraggio degli ambienti cui aderiscono i responsabili di simili atti. E, ancora, intensificazione del servizio di tutela del sindaco Maurizio Brucchi.
Dopo la vergognosa aggressione verbale ai danni del primo cittadino teramano, avvenuta ieri sera in pieno centro a Teramo, si riassumono così i provvedimenti adottati dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto Eugenio Soldà e riunitosi oggi d’urgenza. Un incontro nel quale si è voluto analizzare la vicenda al fine di intraprendere adeguate misure a tutela del primo cittadino e della libera e democratica convivenza civile, “di recente ripetutamente lesa da irresponsabili episodi di contestazione” verso rappresentanti dell’Amministrazione comunale e “dall’accesa contrapposizione politica di movimenti cittadini”.
L’episodio di ieri è stato condannato con forza dallo stesso Prefetto, che ha dichiarato: “Quando la contestazione e l’esercizio dei diritti democratici eccedono fino a ledere la libertà personale e l’altrui diritto, quando la dialettica e la contrapposizione politica scadono in intolleranti forme di esasperazione e di violenza contro la persona, oltre che al rappresentante delle Istituzioni, si violano i principi fondamentali posti a base della nostra democrazia e tali atti, pertanto, oltre ad essere perseguiti, devono determinare unanime reazioni di dissociazione e di condanna da parte di tutta la società civile”.
Parole condivise da tutti i presenti che, nel contempo, hanno espresso al sindaco la propria solidarietà.
Degli atti che, secondo i responsabili delle Forze dell’Ordine, si collocano in uno scenario più ampio, oggetto di costante attenzione, che ha prodotto a Teramo un “clima di forte tensione, non più tollerabile”.