Teramo, Concorsi Istituto Zooprofilattico: la diffida dei sindacati

Teramo. In riferimento alle procedure concorsuali che l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” di Teramo ha bandito, che prevedono quattro posti di Dirigente veterinario e quattro posti da assistente veterinario, i rappresentanti delle Funzioni Pubbliche di Cgil e Cisl, Amedeo Marcattili e Giuseppe Iodice, fanno notare che tra i requisiti di accesso ai concorsi sono previsti, in alternativa al Diploma di  specializzazione, il possesso del dottorato di ricerca o la partecipazione ad un corso-concorso della durata di tre anni presso un qualsiasi Istituto Zooprofilattico, con il superamento dell’esame intermedio e dell’esame finale.

“Quanto sopra evidenziato” scrivono Marcattili e Iodice in una nota congiunta “è in contrasto con la normativa di riferimento, che in questi casi prevede, tra i requisiti specifici di ammissione, il diploma di laurea in medicina veterinaria; la specializzazione nella disciplina oggetto del concorso; l’iscrizione all’albo dell’ordine dei veterinari, attestata da certificato in data non anteriore a sei mesi rispetto a quella di scadenza del bando. Di contro, invece, i due bandi prevedono requisiti non previsti dalla legislazione vigente, quali la competenza specifica nella settore specialistico cui si intende concorrere, la conoscenza della lingua inglese, parlata e scritta, un’esperienza di almeno cinque anni in campo veterinario o di tre anni nella attività di ricerca in ambito veterinario maturata in Enti e in Istituti nazionali ed internazionali e comprovata da pubblicazioni su riviste scientifiche”.
Le organizzazioni sindacali denunciano, dunque, che entrambe le procedure concorsuali avvengono in violazione del punto 75 su Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e istituti zooprofilattici sperimentali del 483/1997 che recita testualmente: “entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e gli istituti zooprofilattici sperimentali devono adeguare i propri regolamenti organici del personale alle disposizioni del regolamento per la disciplina dei concorsi, con particolare riguardo ai requisiti di ammissione, ai criteri di valutazione dei titoli, alla composizione delle commissioni esaminatrici ed alle procedure concorsuali”; ma anche in violazione della normativa di riferimento relativamente agli strumenti partecipativi previsti dall’art. 6 Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro, area medico-veterinaria, con particolare riguardo agli aspetti della informazione, concertazione e contrattazione di piante organiche e piani occupazionali triennali.
Le Funzioni Pubbliche di Cgil e Cisl chiedono, dunque, l’intervento della Procura della Repubblica di Teramo, del Ministro Funzione Pubblica, della Salute e dell’Economia, del presidente della Regione e dell’assessore alla Sanità di Abruzzo e Molise e dell’Ordine dei Medici Veterinari. A tali organi chiede di verificare la compatibilità tra la disponibilità economica ad assumere nuovo personale e l’effettiva dotazione organica. “Una richiesta” aggiungono “che nasce dall’esperienza già vissuta nell’Ente in riferimento al corso concorso 2002-2005, in cui i posti da dirigenti veterinari, biologi e chimici sono stati convertiti, alla fine del percorso formativo, in posti da tecnici di laboratorio, giustificando l’opportunità di tale cambiamento per motivi economici. Ancor più grave, appare il reiterato tentativo di bandire per l’ennesima volta un bando in violazione delle norme vigenti di riferimento nonostante i precedenti avvisi della Regione Abruzzo a ripristinare la legittimità delle procedure concorsuali. Per tale ragione si coinvolge anche la Procura della Repubblica di Teramo”.

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