Pineto. Almeno 4 le aziende della zona industriale tra Torre San Rocco e Scerne sotto osservazione da parte del comando della polizia municipale di Pineto che avrebbero scaricato nella rete fognaria cittadina, nel periodo di Ferragosto, sostanze che poi non sono state del tutto depurate dall’impianto cittadino.
Il sindaco Luciano Monticelli questa mattina ha annunciato che userà il pugno di ferro contro chi ha attentato alla salute del fiume Vomano. “Abbiamo più di un indizio”, ha sottolineato il primo cittadino pinetese, “ma servono ora prove concrete sulla responsabilità diretta di queste aziende. E i nostri agenti municipali stanno lavorando su questa storia. Qualcuno ha approfittato della pausa agostana per sversare nella rete fognaria certe sostanze che poi sono state scoperte durante le analisi e i prelievi che vengono eseguiti dagli organi competenti. I responsabili, non appena saranno identificati, pagheranno”. Intanto, la situazione del fiume Vomano, nonostante qualche piccolo “incidente” registrato nella settimana di Ferragosto, è notevolmente migliorata rispetto ad un anno fa. “E’ una situazione senza alcun dubbio buona”, ha detto il Sindaco Monticelli, “ma non ottima. Noi vogliamo raggiungere il grado di uno stato ottimale. Ad ogni modo, la sponda sud del letto del fiume non è più un ricettacolo di rifiuti dopo le operazioni di bonifica che abbiamo portato avanti nei mesi passati. Abbiamo vinto la nostra battaglia con l’Enel che non ha più sversato nelle ore critiche le acque melmose della diga. Insomma, abbiamo avuto un mare sicuramente molto più pulito rispetto ad un anno fa. Non bisogna però abbassare la guardia”. Monticelli riconosce poi che con l’istituzione dell’Area Marina Protetta del Cerrano da parte della capitaneria di porto ci sono stati anche molti più controlli. “L’unica nostra preoccupazione”, conclude il Sindaco, “è che spesso le navi-cisterne scaricano in mare ogni genere di rifiuti. A luglio sulle spiagge di Pineto e Silvi abbiamo trovato proprio materiale prooveniente da queste navi. Ecco, in questo caso andrebbero fatti ulteriori controlli. E se i responsabili venissero individuati, dovrebbero accollarsi tutte le spese di pulizia e bonifica del tratto di arenile invaso dai loro scarichi in mare, prodotti durante la pulizia delle cisterne”.