Alba Adriatica, la visita dello sceicco del Burlei manda in tilt il traffico

sceicco alba adriaticaAlba Adriatica. Sul lungomare si materializza un corteo con macchine appariscenti, con tanto di tv e fotografi al seguito e un nutrito servizio d’ordine. Dalla limousine bianca si ne esce uno sceicco, con la sua corte al seguito, e il traffico va in tilt, perché una folla di curiosi occupa la sede stradale e si assiepa davanti all’Hotel Excelsior, prima tappa della visita ad Alba Adriatica di Al Said, sultano del Burlei.

 

La cosa non è passata inosservata ai tanti, tra turisti e residenti, che ieri sera, attorno alle 22 erano a passeggio sul lungomare Marconi di Alba Adriatica. Una curiosità, almeno inizialmente, talmente morbosa, che c’è stata gente che ha creduto per qualche istante che veramente il sultano fosse venuto ad Alba Adriatica per fare degli investimenti economici (la delegazione araba si è incontrata con l’assessore ai lavori pubblici Gabriele Viviani, che avrebbe dovuto ratificare l’accordo commerciale, attraverso un accordo di programma con la realizzazione di un porto turistico), e ha tirato fuori dalla tasca telefonini e macchine digitali per immortalare il momento. In realtà si trattava di uno scherzo, ma molto curato nei particolari. Il corteo di macchine di lusso, dopo la prima tappa all’HotelIMG_3792 Excelsior ha fatto visita al Coco-Loco, al Gambero e poi ha concluso la sua visita al ristorante Il Faro, sul lungomare nord. L’iniziativa, organizzata da un manipolo di amici (c’è che ha messo a disposizione la limousine, chi ha vestito i panni del sultano e dei suoi più stretti collaboratori), ha ripercorso il successo, in termini di curiosità, fatto registrare lo scorso anno. Nella parte centrale del lungomare di Alba Adriatica, infatti, si sono create delle code, tra manovre degli ingombranti mezzi e la curiosità della gente. Una delle macchine che scortava la limousine di Al Said, è stata anche multata per divieto di sosta dai vigili urbani. Come dire non si fanno sconti a nessuno: nemmeno al ricco sultano del Burlei.

 

 

 

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