Nella nota diffusa dall’ufficio stampa del Comune di Teramo, nessun accenno alle ragioni che hanno spinto Faggiano alle dimissioni. L’attenzione viene tutta concentrata sul positivo andamento delle attività e sugli ottimi risultati raggiunti dalla società mista.
“La percentuale già raggiunta del 63%” si legge “pone la TeAm ai primi posti tra le società di servizi del Centro Sud e ai vertici della graduatoria nazionale; ciò si aggiunge all’incremento societario testimoniato dal fatto che gli utili conseguiti negli ultimi anni non sono stati ripartiti tra i soci ma reinvestiti nella stessa società, capitalizzandola e facendola crescere, in un periodo di generale crisi e difficoltà; l’essere diventato punto di riferimento anche per il territorio limitrofo a quello teramano, sono gli ulteriori elementi che hanno determinato la decisione del diretto coinvolgimento del leader della società”.
Brucchi ha subito contattato telefonicamente Stefano Gavioli e nei prossimi giorni è previsto un incontro nella sede Municipale, per fare il punto della situazione e pianificare le attività di crescita che il nuovo assetto societario determina; quindi sarà convocata l’assemblea dei soci per ratificare la decisione.