In quel tratto di strada, infatti, è permesso il transito solo ad autoveicoli e motoiveicoli di cilindrata da 250 in su e la velocità consentita è di 110 km/h. La strada, inoltre, non è dotata di corsia di emergenza e il ciclista, pur percorrendo la corsia di destra tenendosi sul bordo esterno, ha corso il serio pericolo di essere investito.
L’ingresso moscianese della Teramo-Mare, preceduto da diverse rotonde con diramazioni sia verso alcuni paesi del teramano che verso la A14, è lacunoso nella segnaletica e spesso si notano automobilisti confusi alla ricerca di una direzione certa, ed è possibile che il temerario ciclista non si sia reso conto dell’errore commesso se non quando era ormai impossibile cambiare direzione.
Sarebbe il caso che l’ANAS, la Provincia e i Comuni, per quanto di loro competenza, provvedessero ad adeguare la segnaletica, orizzontale e verticale, per evitare episodi del genere.