Nei giorni scorsi, infatti, altri incidenti hanno visto protagonisti in negativo i ciclisti, in particolare a Tortoreto, dove un giovane sportivo è caduto a causa del manto stradale dissestato, e a Pineto dove un anziano ciclista è stato investito ed ora versa in gravi condizioni.
“La cattiva manutenzione delle strade” scrive il Coordinamento in una nota “unita al mancato rispetto delle regole del codice della strada, è una delle principali cause di incidenti per i ciclisti. Ma il fatto grave, che non ci stancheremo mai di sottolineare, è che continua ad essere violata, da parte di Enti ed organismi pubblici, la norma del codice della strada che impone la realizzazione, in caso di nuova costruzione o di manutenzione di strade, di percorsi ciclabili. In particolare le rotonde, che in diversi punti del territorio provinciale sono state realizzate o sono in progetto, sono tutte fuori legge, con buona pace del rispetto della legalità, in quanto non prevedono le corsie ciclabili che favorirebbero il transito dei ciclisti”.
Nella nota ricordano poi che il 75% degli incidenti che coinvolgono i ciclisti avviene in prossimità delle intersezioni stradali ed il 25% degli incidenti che accadono nelle rotatorie interessano le biciclette, biciclette che, nel 68% dei casi, si trovavano all’interno della rotatoria e, quindi, avevano la precedenza.
“Molti di questi incidenti” aggiungono “hanno esiti mortali e basterebbe poco per adeguare le rotatorie, ma anche le strade. Il fatto che la normativa non preveda sanzioni a carico degli Enti inadempienti non pone al riparo gli stessi da eventuali azioni legali, in sede civile e penale, di chi viene coinvolto in incidenti e riesca a dimostrare la colpa dell’amministrazione”.
Il Coordinamento chiede, dunque, ad Anas, Provincia e Comuni l’adeguamento delle opere stradali in via di realizzazione, prima tra tutte la rotonda tra la statale 16 e la provinciale del Salinello, “che pur essendo progettata a norma è stata modificata in corso d’opera eliminando l’anello ciclabile, e di modificare secondo la legge i progetti in itinere. Chiediamo, inoltre, alla Regione Abruzzo di accelerare l’iter di approvazione della legge regionale sulla mobilità ciclistica inserendo una sanzione a carico degli Enti che non rispetteranno la normativa nazionale”.