Teramo. Una proroga di altri sei mesi per conferire i rifiuti fuori Ato. È la richiesta che la Provincia di Teramo farà alla Regione, dopo l‘incontro che si è svolto stamane negli uffici dell’assessore provinciale all’Ambiente Francesco Marcone, presenti i responsabili dei vari consorzi teramani e il dirigente provinciale di competenza Ferdinando Di Sanza. Dopo il 30 giugno prossimo, quando scadrà il termine per portare i rifiuti al di fuori di una provincia ancora senza discariche, la questione conferimento dovrebbe rimanere identica a quella attuale. Dunque immondizia ancora nel pescarese e nel chietino, negli impianti di Casoni, Colle Cese e Cerratina.
“Auspichiamo che entro dicembre sia aperta la nuova discarica di Grasciano, almeno il primo lotto”, ha dichiarato l’assessore Marcone, che ha voluto avere un quadro preciso della situazione. “Entro il primo gennaio puntiamo ad arrivare all’autosufficienza della provincia”, ha proseguito. Nella riunione, hanno dichiarato i presenti, non si è discusso della questione Irgine, per la quale Sogesa, il partner di Cirsu, ha firmato nelle settimane passate una scrittura privata nella quale riconosce alla De Patre Ferrometalli, titolare della discarica, un ritorno economico di 38 euro per ogni tonnellata di rifiuti smaltita, di cui 20 per il conferimento e i restanti per il post mortem, una volta che la Regione avrà dato il definitivo via libera all’invaso.
Nel corso della riunione di stamane si è parlato anche dei possibili scenari futuri in materia di impianti in provincia, con la netta contrarietà di Sogesa alla possibilità di un biodigestore da parte della Team Tec. Il partner privato di Cirsu ha infatti già presentato in Regione un proprio progetto, mentre nelle assemblee dei soci della società mista Team-Deco da mesi si discute sulla possibilità di integrare il bioessiccatore quasi in cantiere con un nuovo impianto in grado di produrre compost e biogas. “Faremo incontri con i vari consorzi per stabilire il da farsi e avere un quadro della situazione”, ha commentato al riguardo l’assessore Marcone.
AC