Teramo. Iscrizioni in calo per l’univeristà teramana e rischio accorpamento. Nei mesi scorsi era scoppiata la polemica sulla possibilità di chiusura delle sedi distaccate dell’università, in particolare quelle di Giulianova ed Atri. Il drastico calo di iscritti, soprattutto nella facoltà di Scienze della Comunicazione, e di finanziamenti potrebbe causare l’accorpamento di tutto l’ateneo teramano con la Gabriele D’Annunzio di Pescara e Chieti. L’univeristà adriatica diventerebbe un grande centro universitario con diverse sedi dislocate in tutte le province abruzzesi. Ipotesi che tra gli addetti ai lavori si sta sempre più diffondendo, ma prontamente smentita dal Rettore dell’università “G. D’Annunzio”, Franco Cuccurullo, e dal Rettore dell’università di Teramo, Rita Tranquilli Leali. Dopo la rettifica il problema resta perché senza iscritti l’università teramana è a rischio. Nei mesi scorsi si era diffusa la notizia della vendita della struttura di viale Crucioli a Teramo, quartier generale dell’ateneo. Anche in questo caso è arrivata la smentita dalla Tranquilli Leali, che ha scelto di tenere la storica sede per garantire un’eventuale sicurezza ai suoi studenti.
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